Cavani: ragazze, battete un colpo
Caro direttore, nel grande dibattito di questi giorni dentro al Pd, nel quale si sono manifestati i pareri e i dinieghi, il malessere e i rancori di varie fazioni, non si è avvertita la voce delle donne, mai. Mai è apparsa l’impressione che avessero un’autorità di gruppo, una tendenza o almeno un’opinione. Sembra quasi un partito, il Pd, fatto di soli uomini. Ma è così di fatto? Ci sono le donne? Perché se ci sono dovremmo avvertire che hanno opinioni e capacità di gestire le questioni politiche del partito alla pari dei colleghi. Ma sono colleghe alla pari? O si astengono perché provano pena ad assistere al suicidio di un partito che aveva semplicemente bisogno di intelligenze sincere. Se c’è un momento nel quale il Paese ha bisogno di un partito efficace di sinistra è questo. Possibile che le donne non si facciano sentire? Il Pd sembra un partito di uomini, con aspiranti leader solo uomini. Quella delle donne è una visione politica in genere più sottile e globale. Invece emerge uno dei gravi problemi di una sinistra di vari capetti che ignorano l’esistenza e l’intelligenza delle donne. È come se un motore funzionasse a metà. Se la situazione non fosse così forse non saremmo neanche giunti a questa lotta che s i manifesta come sgradevole lotta intestina di potere. Sono passati settant’anni da quando le donne hanno raggiunto il diritto di voto. Oggi molte donne sono alla Camera e al Senato. Come si può immaginare che le nostre politiche non siano in grado di dare lucidi ed efficaci contributi alla politica del Paese? Con la loro partecipazione forse non si sarebbe neanche arrivati a una crisi così grave in un momento così difficile della politica anche internazionale. Ragazze, se ci siete battete un colpo. Ricordatevi le donne della Resistenza.