Errani in lacrime: dem alla deriva, non ci ascoltiamo Ma ci ritroveremo
Commissario Vasco Errani, 62 anni
Vasco Errani ha detto addio al Pd rispettando la liturgia di partito: parlandone davanti ai compagni del circolo Strocchi, nella sua Ravenna. L’ex governatore dell’Emilia, ora commissario per la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma, è un altro pezzo di Ditta che va via. Il colpo di scena è arrivato quando Errani, già sul palco, è stato interrotto da un militante: «Vasco ti prego, resta». Ma Errani non è tornato sui suoi passi: «Non me la sono sentita di restare nascosto — ha detto — Vado dentro a una nuova avventura. Sono sicuro che non si tratta di un addio. Ci ritroveremo in un progetto diverso dall’Ulivo e dal Pd ma con quell’ispirazione». Poi una considerazione: «Le rotture portano rancori e veleni, ne starò lontanissimo». E la promessa: «Il mio impegno sul terremoto è totalizzante: finché avrò questo incarico istituzionale non parlerò più di politica». Più volte Errani ha citato Renzi: «Ho riconosciuto la sua leadership. Non ho mai chiesto che non si candidasse ma non voglio dare più deleghe in bianco. Il Pd è percepito come parte dell’establishment. Il problema è cosa siamo diventati, quanto poco ci ascoltiamo e quanto siamo tifosi. Detesto la deriva in cui siamo entrati». L’ex governatore ha chiuso il suo discorso in lacrime. E a sentire i passaggi più applauditi, oltre la metà dei 200 presenti ieri potrebbe aderire alla nuova «Cosa rossa». Con Errani andranno via alcuni pezzi del Pd emiliano: il suo storico braccio destro Miro Fiammenghi, forse il deputato Enzo Lattuca, tre consiglieri comunali a Ravenna, altrettanti a Modena. «Se Vasco va via qui lo votano anche quelli del Pd», prevede un iscritto.