Corriere della Sera

Consip, Emiliano sarà sentito mercoledì

In settimana dai magistrati anche il padre dell’ex premier. M5S all’attacco: una storia torbida

- Fulvio Fiano

Carlo Russo, Tiziano Renzi, Michele Emiliano. Protagonis­ti a vario titolo e in vesti diverse dell’inchiesta sulla presunta corruzione nella maxi commessa Consip. Passa dai loro interrogat­ori, tutti la prossima settimana, l’impronta che i pm romani daranno al fascicolo ricevuto dai colleghi di Napoli. Un caso che in queste ore è diventato «ufficialme­nte» anche politico.

La vicenda viene cavalcata dal blog di Beppe Grillo, che lancia l’hashtag #Consip, una storia torbida, e in un post da Alessandro Di Battista, che attacca: «Qua c’è un problema politico enorme, perché un personaggi­o sotto inchiesta per possibile corruzione come Alfredo Romeo anni fa gliel’ha pagata la campagna elettorale, ha finanziato lecitament­e queste fondazioni renziane, se non sbaglio pagando cene come faceva Buzzi di Mafia Capitale. Aspetterem­o di conoscere quale è stato il ruolo di babbo Renzi in questa situazione piuttosto torbida».

Più velata ma non meno significat­iva l’allusione di Michele Emiliano, fresco di candidatur­a alle prossime primarie del Partito democratic­o, dove sarà contrappos­to, dopo il congresso della scorsa settimana, all’ex premier Matteo Renzi: «Qualcuno dovrebbe chiedere ai protagonis­ti il significat­o di questa storia. Il fatto che io sia a conoscenza di fatti che potrebbero essere rilevanti ai fini di un’indagine certamente non potrà ledere alcuno dei miei diritti». L’ex magistrato e sindaco di Bari dovrebbe essere ascoltato mercoledì come testimone dal pubblico ministero Mario Palazzi e dal procurator­e aggiunto Paolo Ielo. È stato lui stesso a tirarsi in ballo, senza che ci sia nulla di penalmente rilevante a suo carico, rivelando di

Il governator­e convocato per gli sms con Lotti su Russo, imprendito­re indagato

aver ricevuto nel 2014 degli sms da parte dell’imprendito­re farmaceuti­co Russo, che si accreditav­a come amico di Luca Lotti, all’epoca sottosegre­tario del presidente del Consiglio Renzi e oggi ministro dello Sport. Contattato da Emiliano, Lotti rispose lodandone le doti di imprendito­re: «Se lo incontri non perdi il tuo tempo».

A distanza di due anni da quello scambio di messaggi, Russo è finito indagato assieme al padre di Renzi per traffico di influenze illecite, ossia il tentativo di favorire, anche attraverso l’ex parlamenta­re Italo Bocchino, l’altro imprendito­re, Salvatore Romeo, nell’appalto da 2,7 miliardi bandito da Consip (la centrale degli acquisti nella Pubblica amministra­zione) per il cosidetto facility management. Lotti entra nell’inchiesta per la presunta rivelazion­e alla Consip dell’indagine in corso.

A chiudere la lista degli interrogat­ori ci sarà quello politicame­nte più delicato di Renzi senior, che in questi giorni è lontano dall’Italia per un breve viaggio in Canada. Nell’avviso a comparire che gli ha notificato la Procura viene indicato solo il titolo di reato, non le circostanz­e specifiche della contestazi­one. Gli verranno rivelate nel faccia a faccia a piazzale Clodio.

Gli sms con Lotti

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