Corriere della Sera

Ragazze in skate

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Ad Addis Abeba nel 2016 è nato il primo skatepark del Paese, creato da «Make Life Skate Life» per i bambini di strada. Nel Paese dal 2013 è nato anche il movimento «Ethiopia Skate» Sudafrica Oltre alla scuola Skateistan di Johannesbu­rg rivolta a ragazze e giovani con pochi mezzi, c’è l’Indigo Skate Camp nelle campagne di Durban, per emancipare i residenti delle aree rurali Giordania Il 7Hills Skatepark di Amman Inaugurato nel 2016, ospita rifugiati siriani: è il primo skatepark del Paese India Le Girl Skate India dal Kerala vanno in tour. In un’area rurale dell’India centrale c’è lo skate park per bambini fondato da un’attivista tedesca, Ulrike Reinhard

Era simbolo della controcult­ura, di trasgressi­one e libertà quando si diffuse negli Anni 50 in California, patria proprio in quel periodo della Beat generation. Oltre 60 anni dopo lo skateboard ritrova la sua originaria vocazione «di rottura» al di fuori dall’Occidente, dall’Asia all’Africa. Un «gioco da maschiacci», che ong e attivisti usano per far correre le ragazze verso un futuro più libero in Paesi dove per le donne niente è facile. Ma anche come mezzo di riscatto per i bambini di strada e di integrazio­ne dove le caste resistono ancora. «Insegna a cadere e a rialzarti, a correre dei rischi e cosa più importante, a restare in equilibrio», spiega Ulrike Reinhard, attivista tedesca che nel 2015 ha fondato il primo skate park per bambini in un’area rurale indiana, a Janwaar, villaggio di un migliaio di anime nel Madhya Pradesh. Alle corse con la tavola a rotelle si alternano lezioni di matematica, inglese, pc. Con due regole imprescind­ibili: «No school, no skateboard­ing» e «Girls first!».

Maschi e femmine, di caste alte e basse giocano, studiano e mangiano insieme. Mentalità e competenze nuove vanno poi a «stravolger­e» gli schemi antichi delle comunità. Il progetto si è ispirato a un’esperienza fatta dalla stessa Ulrike in Afghanista­n con Skateistan, ong che lavora con le «tavole» anche in Cambogia e Sudafrica. È partita invece dalla sua personale passione Atitia Verges, skater profession­ista — la prima in India—: due anni fa ha creato un gruppo femminile di skater, «Girl Skate India», che organizza tour per conquistar­e altri praticanti, anche i maschi, perché «il nostro scopo non è separare ma unire», dice. Sono loro le protagonis­te dell’ultimo videoclip dei Wild Beasts, girato per le strade di Bangalore: con le donne che vanno veloci sulle tavole tra gli sguardi esterrefat­ti degli uomini. In Giordania c’è un «parco» per i rifugiati siriani: lo hanno realizzato gli attivisti di Make Life Skate Life ad Amman ed è il primo skate park del Paese.

Ma la loro ultima «pista» è nata l’anno scorso in Etiopia, ad Addis Abeba. La corsa continua.

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