Corriere della Sera

La ruota che pende su Pisa

- Di Paolo Di Stefano Marco Gasperetti mgasperett­i@corriere.it

La Wiener Riesenrad, costruita nel 1897 e riedificat­a dopo essere andata distrutta in un incendio nel 1945, è alta quasi 65 metri. Si trova all’interno del Prater, grande parco cittadino un tempo riserva di caccia degli Asburgo. È stata la più alta del mondo dal 1920 al 1985

Detto anche Millennium wheel (ruota del Millennio), il London eye (occhio di Londra) ha aperto i battenti sulla riva sud del Tamigi nel 2000. Con i suoi 135 metri è la ruota panoramica più alta d’Europa (nella foto Ap, una delle navicelle della ruota con vista sul Big Ben) ruota anche come uno degli elementi di una strategia turistica che punta verso l’alto. Il campanile, con i suoi 56 metri «scalati» ogni giorno dai turisti, ne è uno degli esempi più sublimi, ma non il solo. Da poco si è concluso il restauro dell’antico camminamen­to sopra le mura storiche che a breve sarà aperto al turismo. E adesso ecco la ruota. «Che non sarà solo un’attrattiva — spiega Ferrante — ma anche un luogo per mostrare ai turisti che a Pisa non c’è solo la Torre, ma tutta la città è bellissima, da visitare».

Magari da contemplar­e con uno sguardo, dondolati dalla ruota, e poi da vivere a piedi tra i vicoli, i lungarni, le piazze, le antiche scuole, i giardini i palazzi. «Sì, perché non possiamo vivere di rendita con la sola piazza dei Miracoli — ribadisce l’assessore allo Sport, all’ambiente e alla sicurezza urbana Salvatore Sanzo, pisano Campanile La Torre di Pisa: l’avvio della sua costruzion­e risale al 1173

Alta 70 metri, la Grande roue campeggia a place de la Concorde, vicino al giardino delle Tuileries, posizione molto centrale che ha suscitato diverse critiche. Non si tratta della prima ruota panoramica parigina: la città ne ha avute diverse a partire dal 1900 doc, già campione olimpico di scherma —, ma dobbiamo pensare anche qualcosa di diverso e persino una grande giostra, come la ruota, può fare la differenza».

Non mancano criticità e perplessit­à. Leonardo Rombai, docente universita­rio e membro del direttivo toscano di Italia Nostra, raccomanda prudenza. «Siamo stati contrari a un progetto simile che qualcuno aveva pensato per il Parco delle Cascine a Firenze — spiega Rombai — e un gigante meccanico alto come la Torre di Pisa e a due passi dalla piazza non mi sembra una grande idea». E la presidente regionale Mariarita Signorini rincara le critiche guardando a progetti simili realizzati in Europa. «La ruota del Prater di Vienna è lì da secoli — spiega —. Londra, che non può essere paragonata per dimensioni a Pisa, ha un’anima molto moderna, grattaciel­i, grandi palazzi. Nella città della Torre una ruota dal diametro di cinquanta metri a due passi da piazza Miracoli non ha proprio senso». Vedremo, dicono i progettist­i, alla fine dei tre mesi di sperimenta­zione. «È una struttura mobile e può essere spostata altrove — spiega l’architetto Roberto Pasqualett­i, dirigente dell’ufficio qualità urbana del Comune —. Credo che il progetto sia compatibil­e con skyline e qualità dei luoghi e che sia arrivato il momento di rompere un immobilism­o che troppo spesso paralizza lo sviluppo delle città».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy