Meno pesce oggi per averlo domani
Ogni volta che si mangia un pesce, ci sarebbe da chiedersi quante persone nel mondo stiano facendo lo stesso. E come sia possibile soddisfarle regolarmente con migliaia di tonnellate di pescato ogni giorno. Stessa riflessione si potrebbe applicare ai maiali e ai polli. Per i pesci, però, è diverso: alcuni si possono allevare ma molti altri vanno presi dai mari e la loro quantità e capacità riproduttiva è limitata. Il problema è serio e uno studio appena pubblicato dalla Banca mondiale mostra quanto l’industria della pesca sia irrazionale, quanto faccia male a se stessa, cosa si può fare per migliorare la situazione. Lo studio parte da un dato stimato dalla Fao (Food and Agriculture Organisation): quasi il
dei bacini di pesca marina sono da considerarsi overfished, che cioè hanno superato il limite di sfruttamento, oppure sono a quel limite. Tanto è vero che la pesca ha raggiunto da vent’anni un plateau e non cresce: di tonnellate nel
nel (nel si è anche registrato il sorpasso della quantità di pesce da acquacultura, a di tonnellate nel Uno degli indici che illustrano l’impoverimento del settore è la media di tonnellate per pescatore: cinque nel meno di nel La Banca mondiale ha dunque calcolato quale sarebbe l’equilibrio ideale di una pesca sostenibile, che non impoverisce gli stock e l’economia dei pescatori e dell’industria. L’ha poi confrontato con la situazione attuale e ha stabilito che, a causa dell’eccesso di pesca, il settore perde ogni anno di dollari (calcolo al «Miliardi affondati», dice lo studio, ma che potrebbero nel tempo essere recuperati «sia effettuando serie riforme della governance dei bacini di pesca sia permettendo agli stock di pesce un periodo di grazia per ritornare a un livello più alto, più sostenibile e più produttivo». Tornare a un equilibrio ottimale consentirebbe alla biomassa di pesce negli oceani di crescere di volte; permetterebbe alla pesca di crescere del alzerebbe i prezzi unitari dei pesci fino al
grazie all’aumento degli stock di specie ad alto valore oggi particolarmente colpite dall’overfishing. Una riduzione annua del della pesca globale per dieci anni consentirebbe di arrivare all’equilibrio ottimale entro anni, quando il pescabile annuo sarebbe di di tonnellate. Meno pesce oggi per averne di più domani.
@danilotaino
90% 94,65 2014). 24%, 95,13 milioni 2014 2013 2,5
101,14 milioni 2012. 83 miliardi 2012). 2,7 30 600 milioni 1996, 1970, 13%; 5%