Il ritorno di Boschi in tv: «Il governo non c’entra Dalla parte dei giudici come per Banca Etruria»
La mozione contro Lotti? «La solita gestione mediatica da show del Movimento 5 Stelle». Lotti e l’inchiesta Consip? «Ho fiducia in lui, credo che le indagini che riguardano il ministro non hanno coinvolto il governo».
Erano e sono ancora il braccio destro e quello sinistro di Matteo Renzi. Sono entrambi rimasti a Palazzo Chigi, dopo le dimissioni del loro leader. Maria Elena Boschi e Luca Lotti, a dispetto delle voci che li descrivono ai ferri corti, restano una coppia politica apparentemente molto unita. Lei ieri si è accomodata nel salotto televisivo di Bruno Vespa, per la prima intervista dopo la sconfitta al referendum costituzionale, e ha difeso a spada tratta l’amico, il collega ministro (dello Sport), il compagno di partito.
I grillini sono garantisti solo con i loro, dice come prima cosa la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio: «Noi abbiamo sempre difeso Virginia Raggi, abbiamo sempre sostenuto che dovesse continuare il suo lavoro. Noi siamo garantisti sempre, loro a targhe alterne». Discorso diverso per gli scissionisti del Pd, ex compagni di partito, che chiedono le dimissioni di Lotti ma che probabilmente non voteranno la mozione di sfiducia: «Devono decidere da che parte stare». Un invito alla chiarezza che contiene anche un messaggio: se per caso decidessero per la sfiducia «mi sembrerebbe strano visto che noi abbiamo sostenuto Errani che venne non solo raggiunto da un avviso di garanzia, ma condannato. È singolare che la linea che avevano per Errani e per altri in passato non l’abbiano per Lotti».
È anche vero che alcuni ministri del governo Renzi si dimisero senza avviso di garanzia, ricordano gli scissionisti, citando Maurizio Lupi e Federica Guidi, ma l’argomento non viene toccato. C’è invece una rivendicazione: «La nostra linea è molto chiara: noi siamo dalla parte dei giudici. Anche per la vicenda di Banca Etruria, dove era coinvolto mio padre, io ho sempre detto che sono dalla parte dei giudici. Mio padre è fuori da quella inchiesta ma i giornali non ne hanno parlato».
La Boschi, che ha la delega alle Pari opportunità, che oggi sarà al Quirinale per la giornata
della donna, parla anche di quote rosa («sono utili per un tempo limitato»), dell’auspicio che le forze politiche facciano passi avanti nell’armonizzare i sistemi elettorali di Camera e Senato. E sul prossimo congresso del Pd: «Sosterrò convintamente Renzi».
E proprio a difesa della linea di Renzi: «Nel nostro partito la figura del segretario e quella del candidato premier coincidono. Non è vero che sono stati messi gli amici di Renzi. Cito l’attuale presidente Orfini e prima Cuperlo. Cito De Maria, in segreteria. Gli scissionisti non hanno digerito il cambio alla guida del partito». Domanda personale, vuole diventare mamma? «C’è il problema del rapporto tempi-lavoro, ma anche di trovare la persona giusta».
Io mamma? Bisogna cercare la persona giusta, ma parliamo dei problemi delle donne italiane