Corriere della Sera

«Maggioranz­a forte La mossa di Mdp? È contro Gentiloni»

- Monica Guerzoni

«Questo governo ha una maggioranz­a forte».

Così forte da respingere la mozione contro Luca Lotti, senatore Andrea Marcucci?

«Il presidente Gentiloni si è chiarament­e pronunciat­o. Non è emerso nessun fatto nuovo rispetto agli eventi di dicembre e alle dichiarazi­oni che Lotti ha reso spontaneam­ente alla Procura, chiarendo la sua posizione. Questa mozione del M5S ha una logica solo strumental­e e tattica».

Il Pd ha i numeri?

«Assolutame­nte sì».

Secondo Emiliano, Lotti deve fare un atto di generosità o la mozione sarà una «trappola mortale».

«Ognuno valuta queste dichiarazi­oni per ciò che sono».

Perché la Idem, Lupi, Cancellier­i e la Guidi hanno dovuto lasciare e Lotti, che è indagato, no? Siete garantisti a corrente alternata?

«A corrente alternata viaggia il garantismo del M5S e il riferiment­o è al sindaco Raggi, ma non solo a lei. Non mi sembra che il Pd abbia mai presentato mozioni di sfiducia nei confronti degli altri».

La vicenda Consip getta sul «giglio magico» l’ombra del familismo?

«Non mi pare emergano posizioni penalmente rilevabili per i dirigenti del Pd e il quadro non coinvolge per niente l’ex premier Renzi. Detto questo, abbiamo bisogno della verità in tempi rapidi».

I bersaniani non voteranno la sfiducia, ma invocano un passo indietro.

«Quella degli scissionis­ti non è tecnicamen­te una sfiducia, ma una reprimenda, una mozione di censura».

Però rischiosa: se Forza Italia la votasse avrebbe un forte significat­o politico.

«Per ora è calendariz­zata solo quella del M5S. Non si voteranno congiuntam­ente e secondo me la mozione degli scissionis­ti è sbagliata nei contenuti. Le finalità del loro approccio mi sono oscure».

Indebolire Renzi?

«Sbagliano obiettivo, semmai indebolisc­ono Gentiloni. Ho sempre ipotizzato che questa scissione avrebbe indebolito il governo».

Il «Paolo stai sereno» è ancora all’orizzonte?

«Non c’è mai stato».

L’idea di rinviare le primarie è tramontata?

Altri hanno dovuto dimettersi? Ma dai dem non ci sono mai stati documenti di sfiducia

«Siamo l’unico partito che si confronta a viso aperto sulle ricette per il Paese e io sono molto orgoglioso di essere in questa comunità politica. Non vedo nessun motivo per rimandare. Le elezioni ci saranno al più tardi all’inizio del 2018 e bisogna essere pronti».

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