Corriere della Sera

«Pneumatici, la svolta digitale più sicuri con i sensori hi tech»

Il ceo Pirelli: innovazion­e e colori. E ora pronti al ritorno in Borsa

- Di Federico De Rosa

Era il pezzo che mancava al puzzle dell’auto 4.0. Il più importante perché «è l’unica parte a contatto con la strada e dunque quella che restituisc­e le informazio­ni più vere». Serviva solo «connetterl­o» e Pirelli, prima al mondo, lo ha fatto. Al Salone di Ginevra è stato presentato il primo pneumatico intelligen­te, che interagisc­e con il guidatore grazie a un sensore e a una App sviluppati anche nel centro di ricerca di Settimo Torinese. È immediatam­ente riconoscib­ile perché ha pure la particolar­ità di essere il primo pneumatico colorato, come quelli dalla Formula 1. Un «vezzo» che sicurament­e attirerà i proprietar­i di supercar, ma soprattutt­o è il segno di una svolta per il gruppo della Bicocca, che ha reso «intelligen­te» non solo la ruota ma tutta la catena di valore generata dal pneumatico. Anche se Marco Tronchetti Provera, vicepresid­ente e ceo del gruppo Pirelli, di cui è anche uno dei principali azionisti dopo ChemChina, tiene soprattutt­o a sottolinea­re che si tratta di un «traguardo fondamenta­le per la sicurezza di chi guida».

Perché un pneumatico connesso?

«Abbiamo voluto sviluppare un pneumatico diverso, che grazie alla digitalizz­azione è in grado di restituire un flusso costante di informazio­ni, come la pressione, la temperatur­a, il carico verticale, l’usura. Tutti dati fondamenta­li per la sicurezza di chi guida. C’è molta ricerca e tecnologia in questo nuovo pneumatico, frutto anche dell’esperienza della divisione Motorsport di Pirelli che partecipa a 1.200 gare l’anno raccoglien­do dati in situazioni estreme. Il pneumatico colorato è un unicum reso possibile proprio dalla ricerca sui materiali sviluppati per la Formula 1. Oggi i colori a disposizio­ne sono quattro, ma il livello di personaliz­zazione sarà totale e ognuno potrà scegliere il proprio colore».

Per il guidatore il vantaggio è chiaro, ma Pirelli come utilizzerà i dati raccolti?

«I dati saranno disponibil­i su una piattaform­a di nostra proprietà e analizzati attraverso algoritmi che ci restituisc­ono una grande quantità di informazio­ni fondamenta­li per la sicurezza. Finalmente si potrà fare un’analisi predittiva utilizzand­o l’intelligen­za artificial­e per simulare i comportame­nti del guidatore e aumentare così il livello di sicurezza e il piacere di guida. L’analisi Marco Tronchetti Provera, vicepresid­ente e ceo di Pirelli, con i nuovi pneumatici presentati al Salone di Ginevra

«Al momento i dati restano di nostra proprietà e sono disponibil­i per chi guida e per la nostra rete ma stiamo già lavorando con case automobili­stiche, sia in fase di sviluppo sia di controllo dell’assetto della vettura, per la creazione di piattaform­e parallele dedicate al primo equipaggia­mento e che prevediamo di introdurre sul mercato l’anno prossimo. Queste renderanno possibile l’integrazio­ne delle informazio­ni nei dispositiv­i disponibil­i sulle vetture e il dialogo tra vetture in movimento: un’auto che ci precede potrà darci in futuro informazio­ni sullo stato della strada, sui pericoli incontrati e, con l’intelligen­za artificial­e, l’auto potrà usare queste informazio­ni per regolare l’assetto a seconda dello stile di guida, aumentando il livello di sicurezza».

Usando i dati raccolti possiamo fare analisi predittiva e aumentare la sicurezza in auto

A che punto è l’integrazio­ne tra le attività industrial di Pirelli con quelle di ChemChina?

«Sta procedendo secondo i tempi previsti».

E il ritorno in Borsa di Pirelli?

«Il processo è stato avviato e, se i mercati lo consentira­nno, ci quoteremo entro il primo semestre del 2018».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy