Che aria respiriamo nelle nostre case? Ce lo dice un’app
La startup Nuvap ha messo a punto un sistema in grado di monitorare 26 parametri: l’abbiamo provato
Se l’aria in città è irrespirabile, almeno cerchiamo di averne una migliore in casa. Ad aiutarci a valutare quella che respiriamo mentre dormiamo, ceniamo o guardiamo la tv sono soluzioni innovative. Come quella brevettata da Nuvap, azienda fondata da Marco Magnarosa e Francesco Rapetti Mogol, figlio del compositore, che progetta dispositivi per il monitoraggio dell’inquinamento indoor.
Il sistema permette di analizzare lo stato di salubrità della propria abitazione, monitorando 26 parametri ambientali tra cui il gas radon, la radioattività, il monossido di carbonio, il metano e l’inquinamento acustico. L’abbiamo provato in un bilocale a Milano. Come funziona? Sul sito di Nuvap abbiamo acquistato il servizio a 199 euro. Due giorni dopo è arrivato un dispositivo simile a un modem. Per installarlo è sufficiente collegarlo a una presa di corrente. Dopo cinque l’abbiamo staccato, riposto nella scatola e un corriere lo ha prelevato e riconsegnato ai laboratori di Nuvap.
All’interno della scatola sono presenti anche due provette per il monitoraggio dell’acqua: basta riempirle e segnalare i colori che compaiono sulle cartine all’interno su una cartolina da riconsegnare insieme al dispositivo. Dopo tre giorni ci è arrivato via email un report dettagliato di 17 pagine.
Incredibile: pur trattandosi di un appartamento in zona centrale in una delle città più inquinate d’Italia la qualità dell’aria è molto buona. Voto complessivo: 8,1. Il valore di ognuno dei 14 parametri indagati dagli ingegneri Nuvap è spiegato per filo e per segno. Ogni voce è seguita da consigli per migliorare ulteriormente la situazione. La maggior parte dei parametri hanno ottenuto una votazione «ottima». Non è così per il wi-fi: solo 6. La presenza di diversi dispositivi connessi, fonte di campi elettromagnetici, dice il report, crea una potenza elettromagnetica non trascurabile. Cosa fare per abbassarne il livello? «È consigliabile usare il router quando vi è effettiva necessità e spegnerlo dopo l’utilizzo, disattivarlo prima di andare a dormire, sensibilizzare i vicini di casa a seguire questi consigli, in quanto la presenza di più wi-fi nelle aree abitabili aumenta l’intensità dell’esposizione».
Per quanto riguarda l’acqua, invece, il sistema misura durezza, cloro, alcalinità, ph, nitriti, nitrati. Se almeno uno dei parametri è risultato «a livello di attenzione», si consiglia di ripetere il test dopo un mese. Migliorare l’aria a cui siamo esposti almeno in alcune ore della giornata è possibile. La vera sfida è portarlo in ufficio.