Tavecchio vuole liberarsi dalla marcatura di Lotito
Sibilia e Ulivieri nuovi uomini forti del presidente rieletto
membri del Comitato esecutivo del Koi e fatto sapere che convocherà pure Thohir: «Lo chiameremo presto per ascoltare la sua versione», ha confermato il comandante Nel nuovo quadriennio Sibilia e Ulivieri saranno gli uomini forti e uno dei due diventerà quasi certamente vicepresidente federale. Sibilia, politico consumato e abile stratega, ha aiutato non poco il vincitore a trascinare dalla sua parte gli arbitri nella notte che ha preceduto il voto. Una mossa decisiva. E Ulivieri ha vinto il confronto, anche dialettico, con Tommasi.
Ma non è per questo che Lotito, nel nuovo corso, potrebbe essere meno centrale. Già nell’ultimo anno del primo mandato, lui e Tavecchio, formalmente, si erano allontanati. Ora il presidente ha deciso di chiudere l’ufficio al quinto piano di via Allegri, destinato a Beretta, ma nel regno di Carlo I usato quasi sempre dal vicerè Claudio. Una mossa simbolica, se vogliamo. Soprattutto un segnale.
Ma il destino di Lotito e la sua carriera politica nel calcio sono nelle mani della serie A. La spallata decisiva gliela devono dare i suoi colleghi. Tocca alla Juve e ai suoi alleati cercare di emarginarlo. La Lega di Milano, ancora senza guida, è il primo grande problema del nuovo presidente. Tavecchio ha inviato una lettera a Beretta, invitando la Confindustria del pallone a eleggere presidente e consiglieri federali e se possibile farlo in fretta, entro il 15 marzo, seguendo l’indicazione del Coni e rispettando le norme alla fine del quadriennio olimpico (il commissariamento è comunque, al momento, un’ipotesi lontana).
Intanto a Milano il presidente della Sampdoria, Ferrero, che ha votato Tavecchio, mira a diventare il catalizzatore delle medie piccole e a farsi largo nella gerarchia pallonara: sarà lui il nuovo Lotito? Il dialetto è lo stesso…