Corriere della Sera

«Quadro politico desolante Luca dovrebbe sacrificar­si»

Il governator­e pugliese: Matteo giuri sul programma, così non cederà alle lobby

- di Monica Guerzoni

«Il Lingotto, Renzi lo ha copiato pari pari dal sistema con cui io ho fatto il mio programma in Puglia».

Renzi le ha copiato il programma, Michele Emiliano?

«Ha copiato il metodo che adottai alle Regionali, con un sistema di forum e focus group che coinvolse 4000 persone. Io ho giurato sul programma e questo sistema impedirebb­e a uno come Renzi di cambiare politica a seconda dell’utilità che ritiene di ottenere da una o l’altra lobby».

Sono accuse generiche, perché non fa i nomi?

«Parlo di banche, petrolieri, imprendito­ri in genere. Quando si costruisco­no meccanismi come quelli che stanno venendo fuori, a prescinder­e dalle questioni penali, il quadro è desolante».

Allude a Consip e al ministro Lotti?

«A prescinder­e dai singoli dico che il quadro è desolante sul piano politico, non giudiziari­o. Per evitare il degrado della politica nell’affarismo abbiamo bisogno di un rigore particolar­e nel rapporto con l’economia. Se non abbiamo un programma granitico, ogni volta che un’impresa ha bisogno di un intervento legislativ­o diamo l’impression­e di cedere a richieste esplicite».

Però i vaccini nel suo programma non c’erano, tanto che Renzi l’accusa di speculare. Strizza l’occhio al M5S?

«Stupidaggi­ni. La competenza è nazionale e nel programma della Puglia questa roba non c’è. In piena libertà e senza informarmi, dei consiglier­i hanno presentato una proposta su modello di Toscana ed Emilia. Bisognerà sentire tutte le voci, confrontar­si in un forum con la società pugliese. Nessuna ambiguità, nessuna giravolta, nessun blitz in consiglio».

La mozione contro Lotti può affossare il governo?

«È una bella patata bollente. Ogni volta che qualcuno fa parte di un organismo collegiale e ha dei problemi deve decidere fino a che punto far valere il proprio diritto di difesa e fino a che punto invece deve aiutare il gruppo a superare il momento di crisi. Le regole sono chiare. Se si ritiene che la situazione sia talmente grave da sacrificar­e il gruppo, il singolo deve sacrificar­si».

Il ministro dello Sport deve fare un passo indietro?

«Il governo ritiene che non ci siano problemi a mantenere Lotti nel proprio seno. Questa è una decisione chiara che Gentiloni ha preso e io non posso che accettarla. Renzi ha fatto di tutto per accorciare i tempi del congresso e ora chissà cosa darebbe, pur di prendere le distanze dalla cronaca».

Pensa che Consip danneggerà Renzi nei gazebo?

«No, ma escludo che gli abbia fatto piacere. Non fa piacere a noi che siamo i suoi avversari non poter parlare della nostra proposta perché la cronaca ci sommerge, figuriamoc­i a lui. Ma la caduta degli dei avviene prima di Consip, con la sconfitta del 4 dicembre».

Perché Tiziano Renzi voleva tanto vederla?

«Io il papà non ce l’ho più, mi manca da morire e non esiste che mi metta a parlare sul papà degli altri».

Condivide l’accusa di familismo contro Renzi?

«Bisogna attendere che sia provata da qualcuno».

Orlando ha l’appoggio dei prodiani, le dispiace?

«Alle primarie il voto sarà libero e segreto, nessuno potrà controllar­lo. Un Pd guidato da chi ha fatto il ministro in un governo che non ha avuto successo non può vincere le Politiche. Alle secondarie io ci sarò e ci sarà tutto il Sud, un luogo che Orlando e Renzi non riescono a capire. Renzi ogni volta che parla della Puglia vede rosso, forse perché lì ha preso sempre bastonate impression­anti? Trovo strano che si accanisca sulla Popolare di Bari, l’unica banca di livello rimasta nella Regione».

Per lei i bonus, i capilista bloccati, la buona scuola, l’articolo 18 e tutte le riforme di Renzi sono «gravissimi errori». Possibile che non riconosca nemmeno i 19 miliardi recuperati dall’evasione?

«L’evasione è immensamen­te superiore e la lotta deve essere molto più incisiva, collegata a rimborsi d’imposta per coloro che pagano le tasse. Funziona, ma è micidiale, perché aizza a denunciare le evasioni degli altri. Servono sanzioni detentive molto forti, la galera è l’unico sistema».

La galera?

«Negli Usa le carceri sono piene di evasori. Prima di evadere, uno ci pensa due volte».

Con Bersani ha fatto pace?

«Non abbiamo mai litigato. È lui che è arrabbiato con me».

Il Lingotto lo ha copiato pari pari dal sistema con cui ho fatto il mio programma in Puglia Se strizzo l’occhio agli M5S sui vaccini? Stupidaggi­ni, nessuna ambiguità e nessun blitz in Consiglio La lotta all’evasione deve essere più incisiva Servono sanzioni molto forti, la galera è il solo sistema

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