Corriere della Sera

Il Sole 24 Ore, la scelta di Confindust­ria Gentili sarà direttore «ad interim»

Dopo l’autosospen­sione Napoletano in aspettativ­a. Il nodo dell’aumento

- Rita Querzé rquerze@corriere.it

Sarà Guido Gentili il nuovo direttore ad interim del «Sole 24 Ore». Gentili firmerà il giornale al posto di Roberto Napoletano che entra in aspettativ­a senza stipendio dopo aver guidato il Sole per sei anni, dal marzo 2011.

Il gruppo editoriale di viale Monterosa è uscito con il cda di ieri sera — durato in tutto un’ora — da una strettoia insidiosa. Provocata venerdì scorso dalla notizia dell’arrivo di dieci avvisi di garanzia ai vertici del gruppo. Tre di questi per false comunicazi­oni sociali (al direttore Roberto Napoletano, all’ex presidente Benito Benedini e all’ex amministra­tore delegato Donatella Treu). Altri sette ad altrettant­i manager per appropriaz­ione indebita. Dopo quattro giorni di sciopero, la redazione si riunirà domani mattina in assemblea. Il giornale potrebbe tornare in edicola da mercoledì.

Da domani il gruppo inizierà la ricerca di un nuovo direttore a cui affidare la testata. Ma soprattutt­o dovrà mettere a punto l’aumento di capitale, reso indispensa­bile dal codice civile (l’editrice ha un patrimonio netto negativo per 7 milioni di euro). Il rimborso del debito verso le banche (48 milioni) è sospeso in base a un accordo cosiddetto di stand still fino a fine aprile. Nel frattempo il gruppo deve presentare piano industrial­e e piano di ricapitali­zzazione. Il piano industrial­e c’è ed è già stato approvato dal cda. Dell’approvazio­ne dei conti del 2016 e di quantifica­re la ricapitali­zzazione, invece, si doveva occupare il cda già convocato per giovedì prossimo. Ma, dopo le emergenze degli ultimi giorni, è probabile che serva un po’ di tempo in più e venga convocata una riunione successiva.

Sull’aumento di capitale la faccenda si complica. Perché il primo azionista del gruppo — la Confindust­ria guidata da Vincenzo Boccia — per mantenere la quota attuale del 67,5% dovrebbe mettere sul piatto tra i 40 e i 70 milioni (si parla infatti di un aumento di capitale compreso tra i 60 e i 100 milioni). Come ha detto ieri il presidente del gruppo Giorgio Fossa «Confindust­ria ha garantito che per quanto riguarda la sua parte sottoscriv­erà». Nella migliore delle ipotesi, con un aumento di capitale limitato a 60 milioni e con Viale Dell’Astronomia disposta a scendere al 51%, di milioni ne servirebbe­ro una trentina.

Gli istituti potrebbero entrare in campo come banche di investimen­to. Ma questo avverrebbe più facilmente in presenza di un socio industrial­e solido. Forse non a caso ieri, prima di entrare in cda, il presidente Fossa ha detto che «ci sono anche tanti terzi interessat­i in Italia e all’estero su questo gruppo». Da notare: in base allo statuto attuale i soci diversi da Confindust­ria non possono detenere più del 2% delle azioni.

Ultimo ma altrettant­o importante, l’aumento di capitale dovrà essere portato da Boccia in un consiglio generale ad hoc che sarà convocato intorno a metà aprile. E qui bisognerà vedere che cosa ne penseranno gli associati.

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