Corriere della Sera

Pensioni, la Cgil segnala «conguagli impazziti» Ma l’Inps: nessun disservizi­o

- L. Sal.

Nuovo botta e risposta tra Cgil e Inps. Dopo le polemiche sui voucher, i buoni per pagare a ore i lavoratori, stavolta il terreno della disputa è quello delle pensioni. Secondo lo Spi — il sindacato dei pensionati della Cgil — sono arrivate «molteplici segnalazio­ni di conguagli impazziti» su tutto il territorio italiano sugli assegni in pagamento. «In alcuni casi — denuncia lo Spi — l’assegno di marzo è stato del tutto azzerato, in altri invece sono state operate erroneamen­te e impropriam­ente delle trattenute». Secondo il sindacato sarebbe tutta colpa di un «malfunzion­amento della nuova piattaform­a fiscale».

Dall’istituto di previdenza, però, rispondono che non c’è alcun conguaglio impazzito e non è stato riscontrat­o «alcun malfunzion­amento della piattaform­a informatic­a». Secondo l’Inps si tratta dell’effetto delle nuove modalità d’applicazio­ne dei conguagli fiscali di fine anno 2016. Dice la legge che l’eventuale rateizzazi­one è possibile solo per i titolari di pensione non superiore a 18 mila euro lordi l’anno. Per loro «viene effettuata d’ufficio una dilazione senza interessi per undici rate di uguale importo». Un meccanismo dal quale «possano derivare posizioni con pensioni azzerate».

Sempre sulle pensioni, è stato rinviato l’incontro di ieri tra governo e sindacati sulle norme attuative dell’Ape, l’anticipo pensionist­ico che consentirà di lasciare il lavoro con tre anni e sette mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale. A questo punto sembra difficile rispettare il programma previsto dalla legge di Bilancio dell’anno scorso, con la partenza del meccanismo fissata al primo maggio. Non ci sono nodi politici, ma i dettagli tecnici da fissare sono ancora numerosi e per questo governo e sindacati si sono dati un nuovo appuntamen­to per lunedì prossimo 20 marzo. Subito dopo dovrebbero essere pubblicati i tre decreti necessari per mettere in moto la macchina. Erano attesi per i primi giorni di marzo. Arriverann­o con un mese di ritardo.

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