La sfida epica di Cameron: saga di «Avatar» fino al 2023 in cinque episodi
Che sfida si nasconde dietro l’annuncio fatto da James Cameron sui quattro sequel di Avatar? Il regista ha spiegato in un’intervista a Variety le ragioni del ritardo di Avatar 2, annunciato originariamente per Natale 2018: il progetto si è allargato, arrivando a comprendere ben quattro nuovi film, che occuperanno Cameron fino al 2023. O forse di più, ha aggiunto l’intervistatore, conoscendo il gigantismo e le ambizioni dell’autore. Quello che è tutto da scoprire — oltre naturalmente alla trama, assolutamente top secret — è il senso di un’operazione così ambiziosa. Avatar è stato fino ad oggi il film di maggior incasso della storia del cinema: 2 miliardi e 800 milioni di dollari in tutto il mondo. Moltiplicarlo per quattro potrebbe sembrare un furbo «stratagemma» per rincorrere lo strapotere mediatico delle serie tv che hanno imposto lo storytelling come regola aurea per conquistare l’attenzione del pubblico. La capacità di scrittura, l’abilità nel dosare sorprese e colpi di scena per catturare l’attenzione e fidelizzare lo spettatore sono diventate le qualità più importanti per arrivare al successo. Il problema, almeno per chi crede ancora che esista una differenza tra cinema e tv, è che non ci si accontenti solo di storie complicate e infinite. La sfida sta tutta qui, come sembra dimostrare la saga di Star Wars che ha saputo diversificarsi mantenendo però una forte componente spettacolare e un approccio decisamente «cinematografico». Lo si nota nella complessità dei personaggi, nella profondità della fotografia e nell’ambizione di aprire nuovi percorsi narrativi piuttosto che tornare ciclicamente sempre sui propri passi, inno medi quell’ abitudinari età che contraddistingue il legame spettatore televisione. La speranza è che Cameron non abbassi le sue ambizioni e sfrutti la ricchezza del primo Avatar per sorprenderci ancora una volta. E regalarci quattro nuovi appuntamenti di cinema-cinema.