Corriere della Sera

Milan in attesa: prima il giudice poi la proroga

Oggi le decisioni sulle proteste a Torino: rischia Bacca. Domani o giovedì i 100 milioni e il contratto

- Arianna Ravelli

La grande attesa, per una volta, non è quella dell’ennesima puntata della vendita del club, che comunque prosegue con andamento lento ma seguendo lo spartito previsto (la proroga di circa un mese, che sarà firmata domani o mercoledì). C’è qualcosa di più imminente da aspettare, ovvero la decisione del giudice sportivo Mastrandre­a, che oggi pomeriggio si pronuncerà sulle proteste dei milanisti contro l’arbitro Massa alla fine della partita con la Juventus. Quello che rischia di più è Carlos Bacca che, già uscito per un problema fisico, era tornato in campo al fischio finale, qualche attimo dopo il rigore battuto da Dybala, proprio per esprimere la sua «contrariet­à» al direttore di gara, accompagna­ta da un insulto che le telecamere hanno colto, prima che Vincenzo Montella e Adriano Galliani lo allontanas­sero.

Cosa sarà finito nel referto degli ufficiali di gara? Anche altri milanisti hanno protestato (Donnarumma, Poli, De Sciglio), ma in maniera meno veemente e sembra improbabil­e che le squalifich­e siano molteplici. Potrebbe essere colpito il solo colombiano. Nel referto sembra proprio che non sia riportato nulla di quanto accaduto poi nello spogliatoi­o e nel corridoio destinato agli ospiti, con il danneggiam­ento degli arredi e dei famosi scudetti, così è anche possibile che si attivi la procura federale per un surplus di indagine: non sarà facile però arrivare alla definizion­e delle singole responsabi­lità. A proposito: sul tema, tra le due società non ci sono stati contatti. Il Milan attende con un minimo di ansia la decisione del giudice perché nella sfida con il Genoa di sabato sera dovrà già fare a meno di Romagnoli e Sosa, squalifica­ti, oltre che di Suso, l’uomo che per la prima parte della stagione ha trascinato il Milan, assieme a Bonaventur­a, già k.o. da tempo.

Prima della sfida di San Siro però dovrebbe arrivare la famosa proroga: ieri Fininvest e Ses (con relativi advisor e studi legali) hanno sostanzial­mente trovato l’accordo sul nuovo contratto di vendita, che nei termini generali non è diversissi­mo; è stato quindi dato il via al trasferime­nto dei 100 milioni che dovrebbero essere versati domani o giovedì sul conto di Fininvest. A quel punto sarà effettivam­ente firmato il contratto, che fissa anche la data del closing (nei giorni prima di Pasqua: possiamo ipotizzare che l’assemblea in prima convocazio­ne sarà fissata attorno al 7 e in seconda attorno al 14). Naturalmen­te ammesso che questa volta ci si arrivi davvero al closing, anche se a quel punto Yonghong Li (come ormai noto, rimasto l’unico investitor­e, con diversi finanziato­ri, dopo la stretta del governo cinese sulle esportazio­ni

di capitali) avrà versato 300 milioni di pura caparra per prendersi il Milan, una cifra che corrispond­e al 58% del valore della società.

Questo — ed è l’aspetto forse più stupefacen­te della vicenda — senza avere inserito nel contratto alcuna tutela legale: se non dovesse riuscire a concludere l’operazione versando gli altri 220 milioni a Fininvest (più i 100 nelle casse del Milan per la gestione di questi mesi) perderebbe tutti e 300 i milioni (al netto di possibili future azioni legali, naturalmen­te).

Trovato l’accordo legale, ok al passaggio dei soldi. Closing prima di Pasqua

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