Corriere della Sera

«Traversi» e scuola guida con papà Il baby rallista programmat­o per vincere

Rovanpera, 16 anni, batte adulti e record: la prossima sfida in Italia

- Daniele Sparisci Marco Bonarrigo

Vittoria meritata che completa un turno favorevole, visti i risultati del Milan e dell’Atalanta, e che alza ancora di più il morale in casa Lazio, in vista della partita che tutti aspettano: il derby di ritorno nella semifinale di Coppa Italia, che parte con la Roma sotto 0-2. è corteggiat­issimo dagli sponsor e dagli organizzat­ori, al punto che la Federazion­e italiana ha cambiato le regole per consentire a lui — e ad altri giovani talenti — di gareggiare nonostante non abbia raggiunto la maggiore età. Un po’ quello che è successo con Max Verstappen in Formula 1.

Poco importa se fra una prova speciale e un’altra, negli spostament­i su strade aperte, il ragazzino dovrà cedere i comandi: «Ormai ci ho fatto l’abitudine: corro da tre anni» racconta al telefono. Dietro al viso punteggiat­o dall’acne nessun timore Ghiaccio bollente A destra, Rovanpera: a 16 anni ha vinto il rally di Vakkuna in Finlandia con il navigatore Pietilaine­n reverenzia­le, solo una gran voglia di emergere: «Tutti mi rispettano e mi trattano come un avversario qualsiasi».

Erede designato della mitica dinastia dei «finlandesi volanti» — Rauno Aaltonen, Markku Alen, Tommi Makinen, Juha Kankkunen, Marcus Groenholm, nomi che rievocano gli anni d’oro dei rally — ha un solo idolo: «Papà. Non mi ha mai detto “Spingi, vai più veloce”. Saliva in macchina, guidava e restava muto. Poi veniva il mio turno e ancora non parlava. Se avevo domande però mi spiegava tutto con calma». Non segue la F1 ma conosce bene il connaziona­le Kimi Raikkonen — «Iceman è un bel manico anche nei rally» —, fra due anni Kalle si vede nel Wrc, il campionato mondiale: «Devo imparare ancora molto e migliorare sull’asfalto». Il riferiment­o è Sébastien Loeb, il «cannibale» francese nove volte iridato: «Ma non credo che lo raggiunger­ò mai». Innamorato di «qualsiasi cosa abbia un motore» — motociclet­te, motoslitte e moto d’acqua — ha conosciuto Valentino Rossi al Rally di Monza: «Un’emozione incontrarl­o, è un eroe del motorsport». Primo Gaviria vincente (LaPresse)

Colbrelli) ha ammesso di essere arrivato allo sprint senza gambe. Gambe che non sono mancate a Nairo Quintana: il leader della Tirreno si è addirittur­a affacciato alla volata per tenere in posizione di sicurezza la maglia azzurra. Oggi la corsa dei due mari termina a San Benedetto del Tronto con una crono individual­e in miniatura (10 km) che, salvo sorprese, potrà solo rimescolar­e le posizioni di rincalzo. Il nostro ciclismo piange intanto Romano Cenni, scomparso a 83 anni. Patron della Mercatone Uno, mentore di Marco Pantani, Cenni è stato l’ultimo grande sponsor del profession­ismo azzurro.

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