Corriere della Sera

Sbarchi record Già raddoppiat­i gli arrivi sul 2016

- F. Sar.

Un altro giorno record per gli sbarchi sulle coste italiane. Un’altra domenica di lavoro serrato per i soccorrito­ri. Sono state 25 le operazioni di salvataggi­o svolte nelle ultime 24 ore nel tratto di mare che separa la Libia dal nostro Paese, con 3.315 persone recuperate e trasferite nei porti siciliani. È soltanto l’inizio. I dati confermano che i viaggi si sono intensific­ati anche in periodi generalmen­te più tranquilli come quello dei primi mesi dell’anno. E i numeri fanno già impression­e.

Secondo le statistich­e del Viminale fino al 17 marzo 2017 — cioè tre giorni fa — sono approdati 16.206 stranieri, a fronte degli 11.911 arrivati nel 2016 e i 9.277 del 2015. Con gli oltre 3.000 migranti di ieri si supera quota 20.000 e tanto basta per comprender­e la necessità di fermare il trend.

Attualment­e sono 173.805 i richiedent­i asilo che si trovano nei centri. Tra loro ben 136.745 sono nelle strutture temporanee e 13.231 quelli che invece sono nei centri di prima accoglienz­a. Una situazione che può rapidament­e diventare drammatica se non si riuscirà a mettere un freno alle partenze dalla Libia.

E soprattutt­o se non si riuscirà a ottenere dall’Unione Europea una collaboraz­ione reale nel ricollocam­ento dei profughi. Nonostante gli impegni e le promesse ribadite nelle ultime settimane, il sistema che era stato messo a punto dalla commission­e presieduta da Jean-Claude Juncker è definitiva­mente fallito. Soltanto 4.170 hanno infatti lasciato l’Italia per essere assistiti in un altro Paese dell’Ue a fronte di un numero di trasferime­nti che doveva già aver superato le 20.000 unità.

Problema grave riguarda i minori che arrivano da soli e che devono essere sistemati in strutture adeguate. Nel 2016 sono stati 25.846 e gli analisti sono convinti che anche quest’anno, se non si riuscirà ad arginare il numero delle partenze, l’Italia potrebbe trovarsi ad affrontare un’emergenza analoga. Fino al 6 marzo scorso ne sono stati infatti contati ben 2.230. Alcuni hanno più di 14 anni, sono autosuffic­ienti ma devono essere tenuti sotto sorveglian­za per evitare che vengano arruolati dai criminali. Altri sono invece molto piccoli, arrivano da soli perché il papà e la mamma sono morti durante la traversata.

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