Base «litigiosa», arriva la stretta di Grillo
L’idea (dopo Genova) di intervenire sui Meet-up, riorganizzando le assemblee territoriali I fuoriusciti presentano la nuova associazione e attaccano: ogni regione ha il suo cerchio magico
Si chiama «Alternativa Libera», il soggetto politico che mira a riunire tutti gli esponenti del M5S, usciti dal movimento. Ieri a Roma c’è stata la costituente del nuovo gruppo, a cui hanno già aderito cinque deputati (Artini, Marco Baldassare, Eleonora Bechis, Samuele Segoni, Tancredi Turco) e parecchi amministratori locali.
Le modifiche
Proprio per frenare l’emorragia che sta colpendo il M5S i vertici del Movimento stanno pensando alla riorganizzazione dei Meet-up, una sorta di ridimensionamento delle «assemblee territoriali», da cui nascono spesso i «mal di pancia» più evidenti. Un processo
di «razionalizzazione» che sta per partire e si concluderà in un anno.
Ma torniamo ai fuoriusciti. «Ogni regione ha il proprio cerchio magico, che è poi è come una segreteria politica però occulta. Andare via è stato come uscire da una setta, ovvero da un incubo». Così Francesco Battistini, consigliere regionale della Liguria, spiega durante l’incontro romano il sollievo da «fuoriuscito». E lo fa nei giorni caldissimi del caso Marika Cassimatis, la candidata sindaco genovese scelta dal web e defenestrata da Grillo. «Che sia una dissidente è falso: lei è un’attivista impegnata della prima ora. Allargare la votazione a tutti gli iscritti è stato un colpo di mano che viola lo Statuto».
La platea della nuova associazione diretta dal deputato Massimo Artini, lo ascolta con attenzione. Battistini rilancia: «Io non ho nemici, ma solo avversari politici con cui è necessario dialogare. Per andare via dal Movimento ci vuole coraggio, ho avuto offese e minacce di morte. Ma dalla convention di Palermo avevo capito che la deriva era autoritaria. Non si poteva restare».
«Dibba» con il leader
Mentre a Roma nasce il nuovo gruppo politico con la benedizione in video messaggio del sindaco di Parma Pizzarotti, a Torino proprio nelle stesse ore Alessandro Di Battista offre il suo appoggio totale a Grillo. «Beppe è il nostro garante, se ha preso questa decisione io sono d’accordo e mi fido di lui», così commenta la decisione di cancellare la scelta della Cassimatis, i cui sostenitori, secondo il comico ligure, non rispetterebbero il codice etico del Movimento. «Siamo la prima forza politica del Paese — aggiunge “Dibba” — e la cosa più importante è tutelare questa forza, anche perché stiamo in una vasca di squali. In ogni caso, quando si hanno dei dubbi su una determinata lista è giusto che il garante intervenga».
Sostiene la decisione di Grillo anche il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: «Diverse segnalazioni ci sono pervenute contro la Cassimatis, ora lei si confronterà con il garante per chiarire la vicenda». I malesseri nei confronti della Cassimatis, dicono dal Movimento, erano precedenti alla vittoria: Grillo avrebbe espresso perplessità prima della chiusura del voto online ma i suoi legali gli avrebbero consigliato di intervenire solo dopo la certificazione del successo delle primarie, per evitare eventuali ricorsi.
Dissidenti Già cinque deputati con Alternativa Libera che punta ad attrarre tutti i dubbiosi
Diverse segalazioni contro la Cassimatis, ora si dovrà confrontare con il garante Luigi Di Maio
L’incontro a Roma
C’è disagio in casa Cinquestelle e la nascita del nuovo soggetto politico che mira ad attrarre i dubbiosi non aiuta. Ieri Grillo è arrivato a Roma, oggi sarebbe previsto un incontro con i deputati, proprio per affrontare il caso Genova.
Un incontro importante proprio nel giorno in cui comincia il lavoro dei deputati di «Alternativa Libera» per riunire «tutti coloro che hanno creduto nel Movimento e che hanno assistito al tradimento di tutti gli ideali che hanno portato alla sua nascita. Noi non ci rassegniamo e ci rivolgiamo a coloro che vogliono continuare a lavorare con il metodo della democrazia circolare».