L’Atalanta si rialza e torna super Gomez si scatena, agganciata l’Inter
Dopo il 7-1 subito a San Siro, la squadra di Gasperini ritrova la vittoria: 3-0 al Pescara
Come domenica scorsa contro il Cagliari, la Fiorentina vince alla fine. Il cecchino è ancora Nikola Kalinic, che aveva piegato i sardi di testa nel recupero e a Crotone lo fa proprio al 90’ con un pallonetto, sfruttando alla perfezione l’imbucata di Saponara. Si tratta di due partite fotocopia nel giro di una settimana: identico il punteggio, il marcatore, l’andamento, l’epilogo. In Calabria i viola comandano il gioco (27 tiri, record stagionale), sprecano, rischiano. E quando ormai le forze vengono a mancare e il risultato sembra scritto, dalle nebbie di una partita amara spunta il pallido Nikola. Anche il croato è lo stesso di una settimana fa: sprecone
Nessun contraccolpo psicologico. L’Atalanta dimostra sul campo di aver dimenticato la figuraccia rimediata contro l’Inter, otto giorni fa. Al Comunale i nerazzurri si riprendono l’etichetta di sorpresa del campionato e battono 3-0 il Pescara grazie alle reti di Gomez (doppietta) e di Grassi. Una vittoria che, in chiave europea, permette di agganciare a quota 55 punti gli uomini di Pioli e di accorciare sulla Lazio (57), fermata sullo 0-0 a Cagliari.
Certo, gli abruzzesi sono sicuramente il miglior avversario per ripartire. Lo dicono i numeri: 12 punti e ultimo posto in classifica, peggior difesa del campionato, morale sotto i tacchi e una tifoseria ostile ad ambiente e società (ieri i cinquanta sostenitori in curva ospiti, per 90 minuti tramite cori e striscioni, hanno «invitato» il presidente Daniele Sebastiani ad andarsene).
Per l’Atalanta c’era un 7-1 da cui ripartire e una situazione di parziale emergenza a causa di infortuni e squalifiche. Spazio quindi ai debutti dal primo minuto per il giovane portiere Gollini, Cristante e Hateboer. Proprio l’olandese è l’autore dell’assist per il gol di Gomez, bravo ad addomesticare la palla in un fazzoletto e a freddare Bizzarri dal centro dell’area. I padroni di casa controllano il match e gli uomini di Zeman non riescono mai a creare Decisivo Nikola Kalinic, 29 anni, è al terzo gol di fila con la Fiorentina (LaPresse) e impreciso, esalta Cordaz e si riscatta all’ultima giocata, quattordicesimo gol in campionato, diciannovesimo in stagione. Decisive, per una volta, anche le mosse di Sousa. I cambi funzionano. Saponara firma l’assist, Babacar e Maxi Olivera hanno un buon impatto sulla partita.
Ma nei panni della Fiorentina è difficile essere soddisfatti sino in fondo. I pochi tifosi arrivati sino in Calabria espongono striscioni ironici sui Della Valle, la squadra gioca a un ritmo basso che non autorizza grosse speranze per il futuro e la classifica resta complicata: il Milan, prima delle escluse dall’Europa, è a 5 punti; Atalanta e