Corriere della Sera

Marquez e Viñales favoriti, Valentino parte a handicap La sfida estrema di Rossi contro i giovani leoni «Mi serve un miracolo»

- Alessandro Pasini

Questa MotoGp è una giungla e districars­i fra i pericoli, soprattutt­o se hai 38 anni, è molto complicato. Valentino Rossi sembrava essersi liberato del suo problema più grande quando Jorge Lorenzo è volato alla Ducati invece, pronti via, ne ha trovato in casa uno ancora peggiore: si chiama Maverick Viñales, ha 16 anni meno di Vale, viene dalla Suzuki ma da quando è salito sulla M1 a Valencia a fine 2016 sembra esserci nato sopra. Mai vista una cosa simile: con 4 test dominati su 4, lo spagnolo è stato il padrone dell’inverno e oggi viene considerat­o all’unanimità il cofavorito assieme a Marquez del Mondiale che comincia domenica in Qatar.

Esagerazio­ni? Per niente. «Maverick lotterà per il titolo non solo in questa stagione ma nei prossimi dieci anni», ha detto convinto Davide Brivio, che è stato suo team manager in Suzuki e che di fuoriclass­e si Il suo nuovo compagno in Yamaha punta al titolo. I sogni Ducati con Lorenzo e Dovizioso conoscendo le sue capacità di rinascere ogni volta, bisogna evitare eccessivi pessimismi a motori ancora spenti.

A parte Marquez — che, pur pallido nei test, resta il punto di riferiment­o sia perché guida una Honda che perché ha vinto 3 degli ultimi 4 campionati — gli altri cercano di farsi forza consideran­do i possibili punti deboli di Viñales. «Vedremo cosa farà nel corpo a corpo», sostengono molti nel paddock. «Vedremo come reggerà la pressione», aggiunge Pedrosa. «Vedremo come lo tratterà la Yamaha», butta lì Lorenzo, che in un’intervista a Marca ha sostenuto che la Casa di Iwata da sempre favorisce Rossi. Proprio le attuali difficoltà di Vale, nonché la storia vincente di Jorge con la M1, sembrerebb­ero dire il contrario. Di certo Lorenzo con la Ducati è l’altra grande storia possibile dell’anno: la Rossa, con la sua nuova carenatura per aggirare il divieto delle ali, è la moto più interessan­te ma l’impression­e è che il vero assalto al titolo Por Fuera lo lancerà nel 2018. Così il ducatista più solido resta Dovizioso: a 30 anni ha raggiunto la piena maturità, conosce bene la Rossa e spera di poterle finalmente fare l’ultimo salto, magari già domenica a Losail, pista storicamen­te amica del motore Desmo.

Gli altri partono tutti più indietro: Iannone, in difficoltà con la Suzuki, e poi i team satellite, la Aprilia (che ha dato comunque buoni segnali) e la new entry Ktm. Nel 2016 fu uno strano Mondiale, equilibrat­o all’apparenza con 9 vincitori di tappa, ma in realtà dominato da Marquez. Quest’anno si spera che il thrilling riguardi anche la corsa per il titolo. Magari con Rossi e la Rossa al fianco di Viñales. È dura. Ma non impossibil­e. Preoccupat­o Valentino Rossi ai box durante gli ultimi test di Losail in Qatar (Getty Images)

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