LA NUOVA OPPOSIZIONE AL CREMLINO
e i giornali e le tv non dicono nulla». Valerija, studentessa moscovita, ha raccontato a Lenta.ru di non essere interessata alla politica. Aveva pure partecipato alla marcia del presidente Putin per i caduti della Seconda Guerra mondiale. Ma è andata in piazza con Navalny: «Mai votato per lui, non mi è nemmeno simpatico, ma la corruzione è un male che riguarda ciascuno di noi».
Se i partiti che rappresentavano fino all’altro ieri l’opposizione avevano una piattaforma politica alternativa al putinismo, il blogger e avvocato Navalny ha solo puntato su temi che toccano tutti e ha imparato a parlare alle nuove generazioni. Che sono informate tramite Vkontakte (una specie di Facebook russo) e altri social: «Non siamo mica scemi che leggiamo i giornali», ha detto alla Novaya Gazeta Tanya, 16 anni, una studentessa della decima classe di una scuola di Mosca. Oggi l’opposizione non combatte per qualcosa, ma solo contro qualcuno. «Nella testa di Navalny si uniscono destra e sinistra e questo approccio va bene ai giovani che non ne vogliono sapere di politica tradizionale», dice ancora il professor Travin. Anna Zhelnina, del Centro ricerche giovanili della Scuola di Economia aggiunge: «Gli adolescenti sono critici, ma vedono la politica come un qualcosa con strumenti e obiettivi estranei».
Negli anni Sessanta i primi a far sentire la loro voce contro il potere (e a pagare duramente) furono gli intellettuali; scrittori come Daniel e Sinyavskij, processati nel 1965. Secondo studi dell’epoca, il 45% per cento dei dissidenti erano scienziati e letterati; il 13% ingegneri e tecnici. Quando crollò il muro di Berlino, nel 1989, fu il movimento dei minatori a scandire parole d’ordine anche politiche, con la richiesta di abolire il ruolo guida del Partito Comunista. Poi, contro i golpisti conservatori del ’91, si schierarono a difesa delle riforme ampi strati della popolazione, compresi tecnici, operai e studenti. Nel ’93 furono di nuovo gli intellettuali a guidare le manifestazioni a sostegno del presidente Eltsin contro la fronda comunista. Ora, dopo la classe media del 2012, ecco i giovanissimi. Decideranno il futuro della Russia?
@Drag6