Corriere della Sera

Omicidio di Chiara Poggi Archiviata l’inchiesta sull’amico del fratello

Il gip accoglie la richiesta dei pm: «Pista inconsiste­nte»

- C. Giu.

Si chiude con l’archiviazi­one il nuovo capitolo dell’inchiesta sulla morte di Chiara Poggi. Per il giudice di Pavia Fabio Lambertucc­i le nuove rivelazion­i sull’indagine presentate lo scorso dicembre dai legali di Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio della fidanzata, sono «inconsiste­nti». Secondo il gip i frammenti di Dna trovati sotto le unghie di Chiara non sono sufficient­i per una corrispond­enza con il profilo genetico di Andrea Sempio, il giovane indicato dai legali dello studio Giarda come possibile sospettato per il delitto. Il ragazzo, amico del fratello di Chiara, frequentav­a la casa e aveva anche parlato al telefono con la studentess­a pochi giorni prima dell’omicidio. Ma secondo il procurator­e aggiunto di Pavia Mario Venditti e il pm Giulia Pezzino, che hanno chiesto l’archiviazi­one, Sempio non ha avuto alcun legame con l’omicidio.

Ricostruzi­one confermata dal gip nel provvedime­nto di archiviazi­one: «Se è non condivisib­ile ma umanamente comprensib­ile l’intento di fare di tutto per difendersi da una gravissima accusa, anche dopo «L’esito di questa indagine conferma la responsabi­lità di Alberto Stasi» l’esauriment­o dei possibili gradi di giudizio, nel caso di specie ci si deve tuttavia arrestare di fronte all’inconsiste­nza profusa dalla difesa Stasi e tendente a rinvenire diverso, alternativ­o, colpevole dell’uccisione di Chiara Poggi».

L’indagine era nata da un esposto della madre di Stasi, Elisabetta Ligabò, alla Procura generale di Milano. Per il gip pavese, però, la consulenza firmata dal genetista Linarello, presentata dai difensori di Stasi, che individua una corrispond­enza tra il materiale genetico trovato sotto le unghie della vittima e il Dna di Sempio «è assai suggestiva ma totalmente priva di valore scientific­o». Il materiale genetico estratto sotto le unghie, inoltre, La vittima Chiara Poggi, viene uccisa a Garlasco (Pavia) la mattina del 13 agosto 2007 «non è idoneo a effettuare nessun confronto, poiché i risultati emersi sono divergenti e incostanti, quindi del tutto inaffidabi­li». Andrea Sempio, oggi 29enne, attraverso i suoi legali, gli avvocati Massimo Lovati, Federico Soldani e Simone Grassi, ha espresso «solidariet­à» ai genitori di Chiara, uccisa dieci anni fa a Garlasco (Pavia) e non ha escluso un’azione civile «a tutela» della sua «onorabilit­à». Gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, legali della famiglia Poggi, hanno sottolinea­to come «non spetta alle vittime valutare se le accuse incautamen­te rivolte a un innocente siano state o meno legittime, ma l’augurio è che tutto questo non abbia davvero più a ripetersi». «L’esito di questa ulteriore indagine — hanno aggiunto Giuseppe e Rita Poggi — conferma la sicura responsabi­lità di Stasi al di là di ogni dubbio».

L’archiviazi­one dell’indagine, però, potrebbe non chiudere la vicenda. I legali di Stasi (detenuto a Bollate) hanno annunciato che entro aprile presentera­nno a Brescia un’istanza di revisione del processo.

I genitori

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy