Dai giovani ai mestieri una «tempesta di idee»
Imprenditori e creativi, con sei temi chiave
Il termine che è stato scelto e che svela l’obiettivo dell’iniziativa, è condivisione. Di esperienze, di progetti, di ricerche e di idee. Per questo, da domani per due giorni, imprenditori, ricercatori, pensatori e innovatori si confronteranno in una singolare «tempesta di cervelli» ma non solo, che Intesa Sanpaolo, organizzatrice dell’evento, ha chiamato Sharing Italy. Far crescere, a partire dalle esperienze di ciascuno, l’intero Paese, per farlo decollare. I 166 metri di altezza del grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino, scelto come location, rappresentano in modo simbolico, la rampa di lancio più adatta «per prendere il volo». «Il futuro avanza rapidamente — spiega Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo — e il nostro impegno si sta concretizzando lungo le nuove direzioni della crescita: il processo di digitalizzazione, la transizione dell’industria 4.0, il maggiore coinvolgimento delle donne nei ruoli chiave, la formazione per i giovani che apre le porte
ai nuovi mestieri, condizioni più favorevoli al decollo di iniziative imprenditoriali, ambienti ricettivi per talenti, nuove idee per il welfare». In questa direzione Intesa non si è certo tirata indietro e nel 2016 ha erogato 48 miliardi di nuovo credito (8 miliardi a famiglie e imprese solo nei primi due mesi del 2017) e, attraverso il Programma Filiere, ha siglato 350 contratti con aziende capofila e coinvolto più di 15 mila fornitori per un giro d’affari di oltre 55 miliardi di euro. Se la parola chiave è condivisione, gli organizzatori hanno individuato sei azioni necessarie
per immaginare il domani: esplorare, sperimentare, capire, comunicare, cercare e valorizzare. «Ciò che ci ha spinti ad organizzare questo evento — sottolinea Vittorio Meloni, direttore Relazioni Esterne Intesa Sanpaolo — è l’aver intercettato i bisogni delle imprese che vivono un momento di incertezza», ma che hanno deciso di investire in innovazione, anche modificando i propri modelli di business. Oltre ai rappresentanti di 150 imprese italiane, alle giornate di studio parteciperanno pensatori, ricercatori, tra i quali Austin Kleon, editorialista del New
York Times, Sofia Borri, generale manager di Piano C, spazio coworking per donne in maternità, Gianluca Dettori, presidente dpixel, società di venture capital e, tra molti altri, Fabio Zaffagnini e Claudia Spadoni di Rockin’1000, vincitori del premio Tribeca Disruptive innovation award. Secondo un’indagine Ipsos, la maggior parte delle imprese italiane percepisce il cambiamento ed è consapevole che per migliorare si debba investire in formazione professionale e innovazione. «Molte aziende hanno saputo rafforzarsi — osserva Barrese — e startup geniali si sono affacciate sulla scena». Ed è partendo da questi casi che Intesa Sanpaolo tenta la lettura di un cambiamento. Insieme alle imprese e a trenta relatori, chiamati a decodificare la trasformazione, sulla rampa di lancio del grattacielo di Torino, la Banca cercherà di immaginare cosa accadrà nei prossimi anni.
L’evento nasce dai bisogni di quelle imprese che vivono un momento di incertezza