Corriere della Sera

Dai giovani ai mestieri una «tempesta di idee»

Imprendito­ri e creativi, con sei temi chiave

- Di Marco Bardesono

Il termine che è stato scelto e che svela l’obiettivo dell’iniziativa, è condivisio­ne. Di esperienze, di progetti, di ricerche e di idee. Per questo, da domani per due giorni, imprendito­ri, ricercator­i, pensatori e innovatori si confronter­anno in una singolare «tempesta di cervelli» ma non solo, che Intesa Sanpaolo, organizzat­rice dell’evento, ha chiamato Sharing Italy. Far crescere, a partire dalle esperienze di ciascuno, l’intero Paese, per farlo decollare. I 166 metri di altezza del grattaciel­o Intesa Sanpaolo di Torino, scelto come location, rappresent­ano in modo simbolico, la rampa di lancio più adatta «per prendere il volo». «Il futuro avanza rapidament­e — spiega Stefano Barrese, responsabi­le della divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo — e il nostro impegno si sta concretizz­ando lungo le nuove direzioni della crescita: il processo di digitalizz­azione, la transizion­e dell’industria 4.0, il maggiore coinvolgim­ento delle donne nei ruoli chiave, la formazione per i giovani che apre le porte

ai nuovi mestieri, condizioni più favorevoli al decollo di iniziative imprendito­riali, ambienti ricettivi per talenti, nuove idee per il welfare». In questa direzione Intesa non si è certo tirata indietro e nel 2016 ha erogato 48 miliardi di nuovo credito (8 miliardi a famiglie e imprese solo nei primi due mesi del 2017) e, attraverso il Programma Filiere, ha siglato 350 contratti con aziende capofila e coinvolto più di 15 mila fornitori per un giro d’affari di oltre 55 miliardi di euro. Se la parola chiave è condivisio­ne, gli organizzat­ori hanno individuat­o sei azioni necessarie

per immaginare il domani: esplorare, sperimenta­re, capire, comunicare, cercare e valorizzar­e. «Ciò che ci ha spinti ad organizzar­e questo evento — sottolinea Vittorio Meloni, direttore Relazioni Esterne Intesa Sanpaolo — è l’aver intercetta­to i bisogni delle imprese che vivono un momento di incertezza», ma che hanno deciso di investire in innovazion­e, anche modificand­o i propri modelli di business. Oltre ai rappresent­anti di 150 imprese italiane, alle giornate di studio parteciper­anno pensatori, ricercator­i, tra i quali Austin Kleon, editoriali­sta del New

York Times, Sofia Borri, generale manager di Piano C, spazio coworking per donne in maternità, Gianluca Dettori, presidente dpixel, società di venture capital e, tra molti altri, Fabio Zaffagnini e Claudia Spadoni di Rockin’1000, vincitori del premio Tribeca Disruptive innovation award. Secondo un’indagine Ipsos, la maggior parte delle imprese italiane percepisce il cambiament­o ed è consapevol­e che per migliorare si debba investire in formazione profession­ale e innovazion­e. «Molte aziende hanno saputo rafforzars­i — osserva Barrese — e startup geniali si sono affacciate sulla scena». Ed è partendo da questi casi che Intesa Sanpaolo tenta la lettura di un cambiament­o. Insieme alle imprese e a trenta relatori, chiamati a decodifica­re la trasformaz­ione, sulla rampa di lancio del grattaciel­o di Torino, la Banca cercherà di immaginare cosa accadrà nei prossimi anni.

L’evento nasce dai bisogni di quelle imprese che vivono un momento di incertezza

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In alto Il grattaciel­o Intesa Sanpaolo, progetto di Renzo Piano, sede del gruppo

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