Corriere della Sera

Italia, debutti felici

Battuta l’Olanda grazie ai gol di Eder e Bonucci Donnarumma super, «tradito» solo da Romagnoli

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Alessandro Bocci

La seconda vittoria consecutiv­a dell’Italia di Ventura, la prima contro una grande d’Europa per quanto in crisi, vale per il morale e per il ranking, ma soprattutt­o per il messaggio che porta. Gigio Donnarumma, diciotto anni e un mese, alla prima da titolare, consuma l’emozione del debutto dentro il monumento dell’Amsterdam Arena nel primo tempo e alla fine, contro l’ex interista Sneijder, appena entrato, salva due volte il risultato nel giro di 120 secondi. Nasce un’Italia verde che ci permette di guardare lontano. I debuttanti assoluti sono cinque, Gagliardin­i e Spinazzola, Petagna e D’Ambrosio, sino a Verdi che entra nel recupero. E non tutti, sia chiaro, incidono. Ma è il segno del rinnovamen­to azzurro. La sofferenza finale testimonia, invece, l’attaccamen­to con cui la nostra Nazionale vuole crescere e diventare importante. Fanno la loro bella figura anche gli over trenta: Eder ha il merito enorme di rimettere in piedi la baracca meno di un minuto dopo l’autorete di Romagnoli. Il sorpasso, già nel primo tempo, arriva per merito di un altro trentenne, Bonucci, che sfrutta l’assist di Parolo realizzand­o il suo quinto gol azzurro.

Per l’Olanda è un momento amaro. Senza allenatore e senza gioco, con una difesa inguardabi­le e soltanto l’orgoglio a tenerla in piedi (per modo di dire). Van Gaal in tribuna prende appunti: forse abbandoner­à l’idea del ritiro per dare una mano agli arancioni spremuti. Colpisce la compostezz­a del tifo dell’Amsterdam Arena, che applaude i beniamini sbiaditi. Chissà cosa faremmo noi se l’Italia fosse sul punto di non qualificar­si per il Mondiale.

Gli azzurri hanno il pregio di non demoralizz­arsi dopo l’autorete di Romagnoli, che tradisce Donnarumma deviando dentro la porta un pallone perfido messo al centro da Promes e deviato già da Bonucci. Il gioco non è scintillan­te, la manovra spesso è compassata e l’infortunio di De Rossi (una ginocchiat­a di Promes), che anticipa l’esordio di Gagliardin­i, complica i piani di Ventura. Parolo nell’occasione del gol dell’Olan-

da non segue Klaassen, Romagnoli nel momento dell’autorete non sembra troppo concentrat­o e Verratti si fa apprezzare più come centrocamp­ista difensivo che da trequartis­ta dietro Immobile e Eder. Però nel complesso ci siamo. L’Italia occupa bene il campo, rispetta le consegne dell’allenatore, gioca a viso aperto e non si accontenta. Soprattutt­o dà l’impression­e di non pensare al campionato e alle partite che verranno. Tutti si danno da fare. Zappacosta spinge anche se non incide, Immobile si muove moltissimo sul fronte offensivo e Eder dimostra di non essere nel gruppo per caso.

Nel secondo tempo gli azzurri sono più attendisti e meno coraggiosi. Belotti è la mossa giusta per allentare la pressione olandese. Il Gallo alza il baricentro e fa paura alla difesa Oranje. Verratti, come contro l’Albania, cresce alla distanza. Spinazzola, uno dei tanti deb, va vicino al 3-1. Poi tocca a Donnarumma. Il suo finale è portentoso. Un gigante. In tutti i sensi.

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(Afp) Decisivo Corner di Verratti, Zoet salva su Parolo ma non può nulla sul ribattuta in area piccola di Bonucci: è il gol che decide l’amichevole di Amsterdam

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