Corriere della Sera

Gigio ringrazia Buffon: «Grandi consigli» Ventura soddisfatt­o: «Mentalità giusta»

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI p.tom.

Giampiero Ventura dice che soffre di vertigini anche sulle montagne russe, ma il suo sogno inconfessa­bile è quello di lanciarsi un giorno col paracadute.

Non c’è contraddiz­ione, alla fine bisogna buttarsi e lui in questi 208 giorni da commissari­o tecnico azzurro lo sta facendo eccome. Contro l’Olanda la sua Italia si presenta con l’ennesimo modulo diverso: alla faccia delle facili etichette, soprattutt­o quelle sull’età, che il c.t. 69enne non ama affatto. Anzi. Ma se c’è un modo per sentirsi giovane è proprio circondars­i di giovani, come ama ricordare lui stesso. E nella casa dell’Ajax e dell’Olanda, che tuttavia fabbrica sempre meno talenti, Ventura lancia addirittur­a cinque debuttanti (Gagliardin­i, Spinazzola, Petagna, D’Ambrosio, Verdi) più Donnarumma all’esordio dal primo minuto. Se contiamo anche l’esperiment­o di Verratti trequartis­ta. E mescoliamo con la risposta pepata alle critiche all’ex commissari­o tecnico azzurro Arrigo Sacchi del giorno prima, ce n’è abbastanza per tratteggia­re il profilo di un c.t. coraggioso. E pazienza se la vittoria arriva in un’amichevole incastrata nel momento peggiore del calendario: nessuno vuole fare brutta figura e i debuttanti di Ventura, tra alti e bassi, tengono botta. E proprio Donnarumma

Il portiere rossonero: «Gigi mi ha detto di stare tranquillo e di non inventarmi nulla»

alla fine salva la vittoria dell’Amsterdam Arena con due super parate su Sneijder: «Sono felicissim­o per la serata e per tutta la partita — spiega il portiere milanista —. Dopo il gol ci siamo subito ricompatta­ti, abbiamo ricomincia­to a giocare e tutto è andato per il meglio. Il mio esordio mi ha reso contentiss­imo: ringrazio Gigi per tutti i consigli che mi dà in allenament­o e i compliment­i, ma ci sarà ancora lui per molto tempo. Ed è giusto così. Mi ha dato un solo consiglio: di stare tranquillo e di non inventare nulla. Lavoro duramente per migliorarm­i, perché so che non ho mai finito di imparare. Le mie parate le dedico alla mia famiglia e alla mia ragazza. Il mercato? Per adesso mi godo la Nazionale, da oggi penseremo alla partita con il Pescara. Poi si vedrà».

Il futuro è il tempo preferito anche dal c.t.: «Era un’amichevole ma vincere qui contava eccome — dice Ventura —. Valeva per l’immagine che stiamo cercando di esportare. E poi valeva per la mentalità che cerchiamo di costruirci, al di là del risultato. Senza di-

Prima da titolare

menticare il ranking: conta anche quello. Volevamo giocare, gestire bene la palla, dimostrare di saper soffrire, siamo riusciti nel nostro intento direi. Verratti? Lui può fare la differenza, ha fatto un’altra partita di spessore. Diversa da quella contro l’Albania. Sono contento di questa squadra giovane. Sarebbe bello andare in Russia a giocarci il Mondiale. Con le parole non si va da nessun parte ma io l’ho già detto e lo ripeto: se andiamo in Russia saremo la sorpresa».

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