Corriere della Sera

«Trovate una soluzione condivisa e mi dimetto»

- D. Mart.

Presidente Salvatore Torrisi, lei per chi ha votato? «Io? Per il collega Pagliari... Come da accordi di maggioranz­a».

Ma il Pd ora vi sta dando la croce addosso: accusano voi di Ap di aver creato un «vulnus».

«I numeri parlano chiaro, alla maggioranz­a sono mancati forse sei voti. Non i nostri, comunque».

Lei ora è presidente con i voti delle opposizion­i.

«Io sono presidente della commission­e. Se il Pd mi avesse candidato ufficialme­nte, avrei preso anche 24-25 voti su 30. Invece qualcuno si è impuntato...».

Chi si è imputato? Matteo Renzi?

Non risponde. Ma indica in alto il soffitto della sala riservata ai senatori per la lettura dei giornali.

E ora che anche il suo segretario glielo chiede, che fa, si dimette?

«Ai colleghi senatori del Pd ho già detto come la penso: trovate una soluzione condivisa e io cedo il passo. E lo faccio anche volentieri perché questa situazione, che non ho cercato, mi sta infastiden­do non poco».

E se Renzi apre veramente la crisi di governo?

«Se si apre la crisi per un voto legittimo del Parlamento il Paese si mette a ridere».

Nella sua commission­e ci sarà il passaggio decisivo della nuova legge elettorale.

«Andare a votare con due sistemi diversi ci porterà al “Carnevale della democrazia”. Bisogna ascoltare le indicazion­i del presidente Mattarella sull’armonizzaz­ione dei due sistemi elettorali». Lei è proporzion­alista?

«Sono un uomo di equilibrio. Vi dice niente il fatto che ben due leggi maggiorita­rie siano state bocciate dalla Corte?». Il suo leader, Alfano, è preoccupat­o. Lo rassicuri.

«Non dovrebbe avere motivi di preoccupaz­ione. Tutti mi hanno riconosciu­to che in questi 4 mesi sono stato un presidente di garanzia».

Il segreto dell’urna «Non ho votato per me, ma per il collega Sì, è vero, sono un proporzion­alista»

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