Corriere della Sera

Dallo sbarco in tv a Ivrea Le mosse di Casaleggio per prendere il controllo

Oggi esordio con Lilli Gruber. E Grillo va in tour nei comuni

- Emanuele Buzzi

«Una mossa politica per evitare il confronto». Così nel Movimento ribattono a Matteo Renzi che lo ha indicato come il vero leader dei Cinque Stelle («Comanda lui, non mister congiuntiv­o Di Maio o il povero Di Battista», dice l’ex premier a Panorama). Di sicuro però qualcosa nel profilo pubblico di Davide Casaleggio è cambiato.

Schivo nei primi mesi dopo la scomparsa del padre, a partire dalla crisi della giunta romana di settembre (che ha mandato in pezzi il direttorio) l’imprendito­re milanese si è ritagliato un ruolo sempre più centrale e decisivo. Quando alcuni parlamenta­ri critici nei suoi confronti lo hanno attaccato dopo il mancato passaggio al gruppo Alde in Europa, lui li ha messi alle corde. E ha aumentato — in accordo con Beppe Grillo — la sua visibilità pubblica. Nei mesi, da «gestore del sito», è diventato sempre di più una sorta di skipper virtuale pentastell­ato, (mentre Grillo ne è in questa dicotomia l’armatore).

Da alcuni mesi ha aperto una pagina pubblica Facebook (da imprendito­re, e ha toccato quota 11.263 like) e ora, in vista del convegno «Capire il futuro» in programma sabato a Il consiglier­e Massimo Bugani, 38 anni, capogruppo M5S a Bologna, è uno dei responsabi­li della piattaform­a Rousseau Ivrea per ricordare il padre Gianrobert­o scomparso un anno fa, ha deciso di sbarcare in tv. Per questo motivo, per prepararsi al suo debutto sul piccolo schermo, ieri Casaleggio è arrivato a Roma, per sottoporsi al consueto rodaggio da parte dello staff comunicazi­one del Movimento.

Un passaggio obbligato, quello televisivo, un po’ per sostenere la manifestaz­ione in memoria del padre — le donazioni sono al momento a quota 42 mila euro su un obiettivo di 100 mila —, un po’ per sgretolare l’aura di riservatez­za che si è costruito in questi anni (finora ha rilasciato solo due interviste, oltre alla lettera pubblicata Deputato Ue David Borrelli, 45 anni, fino a gennaio è stato copresiden­te con Farage del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia sul Corriere lunedì). Un passo da inquadrare in un contesto più vasto, perché il convegno in programma sabato rappresent­a solo un tassello della nuova visione del Movimento, un Movimento «di lotta e di governo», come dicono scherzando (ma non troppo) alcuni Cinque Stelle. E la figura di Casaleggio diventa in quest’ottica accora più fondamenso­ciazione «Lui il comandante, non mister congiuntiv­o Di Maio o il povero Di Battista» L’uomo staff Pietro Dettori, social media manager, è il responsabi­le editoriale dell’Associazio­ne Rousseau. C’è lui dietro la parola «staff» tale per costruire un network, una rete — che per una volta tanto nulla ha a che fare con il web — di rapporti, di legami con imprendito­ri e profession­isti.

Un progetto nel solco di Gianrobert­o che segna anche una svolta necessaria per dare credibilit­à e progettual­ità ai pentastell­ati in ottica governativ­a. E in questa nuova veste di «skipper» Casaleggio jr fa affidament­o su un team rodato. Oltre a consultars­i con Grillo, ha dalla sua un nucleo compatto di consiglier­i, stimati anche da Grillo: da Pietro Dettori, braccio destro anche nella gestione del blog, a Max Bugani e David Borrelli, membri dell’As- Il «regista» Rocco Casalino, 44 anni, ex personaggi­o televisivo, è il responsabi­le della comunicazi­one del Movimento Cinque Stelle

Rousseau. A Ivrea l’imprendito­re sarà il primo a parlare dal palco e in futuro i suoi interventi dovrebbero diventare più assidui.

Il Movimento, insomma, sta cercando di cambiare assetto. Se Davide si sta ritagliand­o un ruolo più strategico, Grillo rimane il cuore (anche mediatico) dei Cinque Stelle. Da garante, dopo i problemi evidenziat­i a Roma e in alcuni meet up (vedi Genova) ha deciso di immergersi tra gli attivisti. Il fondatore sta programman­do un ritorno alle origini, un tour nei comuni guidati dal Movimento e nei meet up delle principali città italiane. Un modo per recuperare il contatto con i territori. È proprio su questa linea, in vista delle Politiche, tra i pentastell­ati si sta discutendo sulla possibilit­à di introdurre una nuova figura: i referenti regionali.

Diverse le opzioni sul tavolo e molteplici anche le sfumature degli incarichi che andrebbero a ricoprire. Quello che è certo è che a ricoprire il nuovo ruolo saranno personalit­à in grado di identifica­rsi con l’area di appartenen­za e che non abbiano ruoli di peso nel Movimento.

Le parole di Renzi

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