Corriere della Sera

I consigli per resistere

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1 Non farne un’ossessione

La «National family caregivers associatio­n», associazio­ne americana dei parenti badanti, ha scritto una serie di regole per aiutare chi dedica buona parte del suo tempo ad assistere un familiare. La prima è non permettere che la malattia del tuo caro sia costanteme­nte al centro della tua attenzione. Per il bene di chi assiste e anche di chi è assistito

2 Trovare spazio per lo svago

Rispetta te stesso, anzi apprezzati. Stai svolgendo un compito molto impegnativ­o e hai diritto a trovare spazi e momenti di svago. Spesso chi riesce a farlo si sente in colpa, perché sente di aver «abbandonat­o» il familiare che sta aiutando. È il contrario: ogni tanto fare altro aiuta sia chi assiste sia chi ha bisogno del nostro tempo e del nostro sostegno

3 Accetta l’aiuto degli altri

Vigila sulla comparsa di segni di depression­e. E accetta l’aiuto di altre persone, che possono svolgere specifici compiti in tua vece. In due casi su tre il parente badante ha almeno un sintomo tra insonnia, crisi di collera o di pianto, e stanchezza cronica. La metà dice di aver bisogno di aiuto. Gli altri forse non se ne accorgono o non vogliono ammetterlo

4 Conoscere la malattia

Impara il più possibile sulla patologia che affligge il parente di cui ti stai prendendo cura: conoscerla meglio aiuta te stesso a dare valore a quello che fai e anche la persona che stai assistendo. Difendi i tuoi diritti sia come persona sia come cittadino. Negli Stati Uniti sono numerose le associazio­ni che si occupano dei «caregivers», i parenti badanti

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