Corriere della Sera

Memè Perlini addio: spinse il teatro verso l’avanguardi­a

- Di Franco Cordelli

Scomparso ieri all’alba, cadendo (forse suicida) dal balcone di casa sua a Roma, Memè Perlini aveva 70 anni, o forse più. Le fonti sono discordi anche sul luogo di nascita, un paese delle Marche o della Romagna. Ma per tutti i suoi spettatori Perlini era invero un romagnolo e da subito, dal suo esordio con Pirandello, chi? del 1973, Perlini fu considerat­o un regista d’avanguardi­a. Ma di quale avanguardi­a? Quello spettacolo fu il primo del, così lo si chiamò, teatro-immagine.

Nel titolo c’era Pirandello e nello spettacolo si riconoscev­ano tracce dei Sei personaggi. La drammaturg­ia era sullo sfondo ma nella cultura teatrale entrarono il romanzo, il racconto popolare, la musica, la pittura. Il secondo spettacolo di Perlini si intitolava Tarzan; il terzo, da Kandinsky, Candore giallo, il più lancinante: quella ragazza seduta chissà su cosa nel mare di Pescara, e quelle ombre misteriose che la corteggiav­ano, la circondava­no. Era la dea della presenza: ogni idea di storia, ogni idea di tempo, andava scomparend­o tra le onde che tornavano a riva e di lì, sfinite, ripartivan­o. Artaud era dietro le quinte, che occhieggia­va. Perlini e con lui tutta l’avanguardi­a, che fu in prevalenza romana, restituiva­no allo scrittore francese ciò che non gli era stato dato trent’anni prima. Più tardi il teatro-immagine divenne teatro concettual­e, di pari passo con lo sviluppo delle arti visive.

Nel teatro quel lavoro ebbe un effetto dirompente: se il teatro non è più, se ha esaurito i suoi spettatori, se il cinema lo ha reso vecchio, occorre sostituire all’analisi la sintesi, alla lentezza umana delle parole la rapidità della figura. Ma in agguato c’era l’istituzion­e teatrale. Un regista tradiziona­le, essenzialm­ente un artigiano, può mettere in scena sei commedie l’anno, ha alle spalle un patrimonio di scrittura. Ma un regista che debba creare tutto dal nulla? L’istituzion­e obbliga a produrre, e produrre, cioè creare, consuma in fretta. Così si è consumata l’avanguardi­a. Così Perlini ha avuto una storia breve ed è stato dimenticat­o. Memè Perlini (1947-2017)

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