Geronimo Stilton, lo 007 dei roditori
In edicola il primo volume di una serie inedita con protagonista il topo giornalista più famoso tra i giovani lettori. Simpatico, curioso, coinvolgente, ironico, è al centro di un successo editoriale da 130 milioni di copie nel mondo in 48 lingue
Se potesse starebbe tranquillo in redazione a leggere i suoi preziosi e amatissimi libri, sbocconcellando cioccolatini al taleggio, ma immancabilmente arriva qualcuno che lo tira per la giacchetta e lo costringe a risolvere mille emergenze. Ristabilire equilibrio e giustizia, lottare contro i cattivi, tamponare una crisi.
Così Geronimo Stilton, topo giornalista colto (laureato in Topologia della Letteratura Rattica e Filosofia Archetopica Comparata) deve lasciare in fretta lo scranno di direttore dell’«Eco del Roditore» e catapultarsi in viaggi avventurosi e fantasmagorici, senza paracadute né confini di territorio e tempo. È andato fra i vichinghi, gli antichi egizi, nello spazio, nella preistoria, nella fantascienza e in mille altri luoghi. Gridando «Per mille mozzarelle!» si è buttato a capofitto e ha risolto brillantemente la situazione.
Sì, perché Geronimo è un «supertopo», non si risparmia e fa miracoli. Nella realtà ne ha compiuti due, entrambi memorabili. Con il successo travolgente delle sue avventure — 32 milioni di libri venduti in Italia, 130 nel mondo, più di
400 libri pubblicati, tradotto in 48 lingue, i suoi cartoni animati trasmessi in 26 Paesi, uno show on the road, dal titolo Mouse in Space, appena terminato a Orlando, negli Usa — ha risollevato le sorti dell’editoria infantile nel nostro Paese e, al tempo stesso, ha insegnato ai bambini l’amore per la lettura.
Perché Geronimo Stilton piace tantissimo, a grandi e piccini. Anche i genitori lo apprezzano e tra le sue fan, Oltreoceano, c’è addirittura Julia Roberts, che ha dichiarato di divertirsi a leggere le avventure del «nostro» topo ai suoi figli, prima della nanna.
Ma qual è il segreto del fascino irresistibile di questo James Bond dei roditori?
Geronimo Stilton è simpatico, curioso, coinvolgente, ironico e molto ragazzino. Nonostante abbia l’aspetto di un ratto è infatti «umano», perché crede nei valori semplici che fanno breccia nel cuore dei bambini: amicizia, lealtà, generosità. Poi sfida il mondo, ma non si vergogna di mostrare le proprie paure. È un po’ fifone come i suoi lettori: teme i gatti, gli aerei, i serpenti e i ragni. Come non identificarsi?
Inoltre, sotto quei baffetti ispidi ha un gran fiuto per il formaggio ma anche per il business: i suoi libri infatti sono così amati e apprezzati perché offrono ai ragazzi (il target è dai 5 agli 11 anni) un’esperienza sensoriale che vada al di là della semplice lettura.
Con questo stratagemma è riuscito a conquistare fette di mercato incredibili. Anche i ragazzini che davanti a un libro storcevano il naso — ricordava troppo un noioso obbligo scolastico —, sono stati conquistati dalle avventure di Geronimo, perché tra le sue pagine non ci sono solo parole scritte, ma grafismi, illustrazioni, giochi, illusioni ottiche, odori e quant’altro. Immergersi nel mondo di Geronimo diventa un gioco divertente, coinvolgente, avventuroso, che porta però all’apprendimento: Stilton infatti viaggia nel tempo, nella storia, nello spazio, in ogni angolo del mondo e anche fra i classici della letteratura infantile del passato.
Così anche al più ostico dei piccoli lettori viene istillata la curiosità di sapere, di approfondire, di conoscere di più. Qualcosa di «extratopico» su cui interrogarsi, e magari studiare un po’, si trova sempre.
Un altro aspetto fondamentale del successo di Geronimo Stilton, legato sempre al suo essere così «umano», è la presenza. Il nostro topo giornalista infatti è molto visibile. Oltre che nelle varie forme di merchandising legate al suo personaggio, è felice di incontrare i suoi lettori in varie occasioni: nell’ufficio della sua casa editrice, ai festival e nei vari eventi (i Topo-eventi, secondo il suo slang, organizzati ad hoc). Questo è molto importante per i bambini che vedendolo imparano ad amarlo, a fidarsi di lui e ad apprezzarlo sempre di più.
Per esempio, recentemente Geronimo ha incontrato per confortarli anche i bambini terremotati di Amatrice. Poi, essendo un topo giornalista multimediale, comunica con i suoi fan, attraverso il suo sito, www.geronimostilton.com, dove ha un’interazione quotidiana attraverso il Topoblog, un diario molto vivace, pieno di commenti, in cui si rivolge ai suoi lettori così: «Carissimi miei bocconcini di grana…» e racconta la sua ultima avventura. Poi naturalmente c’è anche l’app da scaricare per essere sempre in contatto con le avventure di Topazia e dintorni.
Ma quelle di Stilton non sono solo storie dense di profumo caseario, il nostro «supertopo» ha sfruttato il suo ascendente sui ragazzi anche per sensibilizzarli sui loro diritti: nel 2015, infatti, ha scritto insieme a Vincenzo Spadafora, garante per l’infanzia e l’adolescenza, La Costituzione italiana raccontata ai ragazzi (Piemme, come tutti gli altri). Un libro importante in cui spiega e approfondisce, semplificando, i dodici principi fondamentali alla base della nostra Costituzione.
Insomma, il personaggio di Geronimo Stilton travalica la sua natura libresca, è larger than life, come dicono gli inglesi, con la sua fama è diventato a sua volta un moderno classico della letteratura infantile.
La sua «mamma» e creatrice è Elisabetta Dami, autrice di libri per bambini e viaggiatrice. Quando l’ha inventato (nel lontano 2000), ancora incerta sulle dinamiche della trama, aveva testato le sue prime avventure raccontandole ai piccoli malati nell’ospedale pediatrico dove faceva la volontaria. I bambini si erano appassionati e divertiti e così grazie al loro entusiasmo, Geronimo, l’«Eco del Roditore», l’Isola dei Topi e tutto il suo mondo sono diventati realtà.
Una realtà fantastica, avventurosa e coinvolgente che potrete apprezzare leggendo Il Domatore di Draghi, la prima uscita della collana «Le Nuove Avventure nel Regno della Fantasia», che presenta venticinque storie inedite di Geronimo Stilton, in edicola da oggi fino al 21 settembre con il «Corriere della Sera» e «La Gazzetta dello Sport».