Motore, gomme, sviluppi La Ferrari a caccia di conferme
In Cina per misurare la SF70H su una pista più probante. E Vettel paga il ristorante
DAL NOSTRO INVIATO
L’estasi e la ragione. Il prima e il dopo Melbourne si misura con l’esame di cinese. È soltanto la seconda gara della stagione, ma già diventa un appuntamento chiave per pesare le ambizioni della Ferrari. E scoprire la capacità di reazione della Mercedes, travolta dal sorprendente successo di Sebastian Vettel.
Se quel fiume rosso dovesse ingrossarsi ancora, le dighe del basso profilo non reggerebbero davanti all’evidenza dei fatti. Perché al contrario del circuito semi-cittadino dell’Albert Park, Shanghai è un teatro più rappresentativo, capace di svelare forze e magagne. I suoi due lunghi rettilinei premiamo la potenza del motore, e quello della SF70H non ha avuto complessi d’inferiorità rispetto alla power unit stellata che da tre anni domina la F1. Ma la sfida si gioca a tutto campo: se la Ferrari ha dimostrato di trattare con Davanti Dopo la vittoria a Melbourne, la Ferrari vuole restare davanti alla Mercedes anche in Cina (LaPresse) «Purtroppo Fabio non ce la fa, non ha recuperato dall’infortunio e non potrà raggiungere la squadra a Charleroi. Siamo tutti molto dispiaciuti». È stato capitan Corrado Barazzutti ad annunciare il forfait del più forte giocatore italiano, Fabio Fognini (foto): il ligure, fresco numero 20 del ranking dopo la semifinale a Miami, non farà parte del quartetto che da domani a domenica (stamane il sorteggio) sfiderà il Belgio nei quarti di Coppa Davis. Proprio in Florida si erano riacutizzati i problemi al polso sinistro e al piede sinistro (una fascite plantare) che hanno costretto l’azzurro allo stop. Al suo posto Alessandro Giannessi, che Barazzutti aveva già chiamato per dolcezza le gomme, ora deve confermarlo su un asfalto più abrasivo. Inoltre le caratteristiche del tracciato — rettilinei e curve dove conta il carico aerodinamico — esaltano le vetture dal telaio raffinato. Fondamentali saranno messa a punto e sviluppi aerodinamici. Dal termometro un’altra varabile: con le temperature più basse la Rossa riuscirà a trovare la finestra d’utilizzo delle coperture? Significherebbe aver superato problemi cronici e quindi avere una macchina «quattro stagioni», adatta a tutte le latitudini. Ma se dovesse piovere, come dicono le previsioni, sarà un Gp molto diverso. Il clima che si respira attorno alla squadra, invece, è sereno: la vittoria di Melbourne è stata festeggiata nel mitico ristorante Montana.