Linea dura
A maggio l’Assemblea voterà invece la legge sui finanziamenti stranieri alle Ong
«Veto» si legge sui manifesti nelle strade di Budapest. In migliaia sfilano per chiedere al presidente della Repubblica János Áder di bloccare la «Legge Ceu» sugli atenei stranieri, approvata dal Parlamento ungherese martedì scorso. Áder ha cinque giorni per firmarla o rinviarla all’Assemblea. Un nuovo tassello nel progetto di «rigenerazione» dello Stato perseguito dal premier nazionalista Viktor Orbán. Diventa così un simbolo di resistenza l’Università dell’Europa Centrale (Ceu) fondata dall’imprenditore filantropo americano — nato in Ungheria — George Soros. Era il 1991: il mondo usciva dalla Guerra fredda e dalla logica bipolare, il Centro-Est Europa ritrovava identità nazionali piegate da decenni di dominio sovietico e l’istituto di Soros doveva contribuire a formare la nuova leadership secondo i principi del libero mercato e dello Stato di diritto. «Uno spazio di libertà che non è più ammesso nella visione di Orbán», dice al Corriere la filosofa ungherese Ágnes Heller, classe 1929, sopravvissuta all’Olocausto, marxista allieva di György Lukács espulsa la prima volta dal Partito comunista nel 1949. Una vita a sondare le ragioni dell’agire morale, a difendere il pensiero libero dalla violenza dell’ortodossia, a cercare una via al perfezionamento dell’essere umano.
Che succede nell’Ungheria dove il potere esercita un controllo sempre più aggressivo su informazione, giustizia, università e organizzazioni non governative? Heller inserisce il caso Ceu in una generale campagna di contrasto al liberalismo e di «contenimento» nei confronti di qualsiasi soggetto critico verso l’autorità. In tutte le università ungheresi, spiega la grande pensatrice, il rettore collabora con un «cancelliere» direttamente nominato dal governo, che esercita una funzione di controllo: «Questo meccanismo non riguarda gli atenei stranieri che nella nuova dittatura, come tutti gli organismi finanziati o registrati all’estero, sono ormai automaticamente definiti agenti al servizio di potenze ostili». Una chiusura del Paese su se stesso che presenta inquietanti
La «Ceu», Università dell’Europa Centrale, è un ateneo fondato nel 1991 a Budapest da George Soros: corsi in inglese e titoli validi anche negli Stati Uniti