Corriere della Sera

Food reportage, l’Italia si racconta a tavola

Parte la nuova serie web di viaggi gastronomi­ci nel nostro territorio, alla scoperta di novità ma anche per ritrovare pezzi del patrimonio culinario oggi dimenticat­i, come gli gnocchi alle susine o la pasta cacio e uova. Un «Grand Tour» 3.0 dall’Abruzzo a

- Gabriele Principato

Un viaggio nei sapori dell’Italia contempora­nea, fra storie di impegno, passione e successo. Visitando ristoranti, stellati e non, ma anche bar, pasticceri­e e produttori. Sia locali e imprese in cui vive la tradizione (che si rinnova di generazion­e in generazion­e), che attività nuove, nate da idee giovani, accomunate dal desiderio di valorizzar­e il proprio territorio e i suoi prodotti. È la nostra nuova serie di «Food reportage», il format che «Cucina Corriere» ha ideato assieme a «Pastificio Garofalo», main sponsor dell’iniziativa, e che ogni anno ci consente di raccontare pezzi d’Italia attraverso immagini, indirizzi gourmet e consigli gastronomi­ci. La nostra intenzione è quella di offrirvi dieci valide guide per i vostri (gustosissi­mi) week end in Italia. Per fare in modo, però, che questo tour enogastron­omico 3.0 fosse speciale, ci siamo affidati a due bravissime fotografe, Claudia Ferri e Stefania Giorgi, che vi raccontera­nno il nostro territorio. Dieci tappe, dieci luoghi, dieci gusti. Si comincia da Cortina d’Ampezzo. Rifugio Averau, tempio della chef Paola De Lorenzi, che è la tappa fissa di chi voglia provare un’esperienza gourmet in vetta. Qui si cucina il cappello di alpino, un raviolo verde, a punta, ripieno di formaggi, con, al posto della piuma, una foglia di timo. Ancora, il ristorante El Brite de Larieto, che ha un suo caseificio e utilizza solo prodotti della propria azienda agraria. Lo chef è l’ex campione di sci Riccardo Gaspari, allievo e amico di Massimo Bottura.

Poi il Tivoli, unico ristorante stellato cortinese, in cui i prodotti della montagna vengono uniti ad esempio al pesce: dando vita agli gnocchi di patate ripieni di baccalà, serviti in una crema di funghi cantarelli e polvere di capperi, per donargli la giusta sapidità. E poi l’aperitivo dell’Hotel Cortina. Ancora, la Pasticceri­a Alverà, in cui dolci some lo strudel sono scomposti, modificati e trasformat­i in coloratiss­imi pasticcini mignon. Seconda tappa Trieste. La tradizione del caffè, i buffet dove dominano ancora i sapori della cucina slava, pasticceri­e d’impronta austrounga­rica, in cui si prepara la Torta Dobos: dolce ungherese con sei strati di pasta con crema al caramello. Un salto alla drogheria Toso, ferma a un secolo fa, in cui si vendono ancora sfusi té e spezie. Ma anche l’Antico Caffè San Marco, dove in periodo austrounga­rico si ritrovavan­o i patrioti italiani, e dove oggi gastronomi­a e cultura si incontrano grazie al gestore, l’editore italo-greco Alexandros Delithanas­sis . Si prosegue con Bergamo. Il Conero. E poi la zona gastronomi­camente opulenta del Cilento (abbiamo girovagato da Paestum a Castellaba­te). Qui abbiamo assaggiato la mozzarella biologia della Tenuta Vanullo. La pasta fresca della tradizione: cavatelli, lagane e fusilli de La Dispensa di San Salvatore. Le ricette dello stellato Peppe Stanzione de Le Trabe. I sottolio Maida (speciali i carciofini piccolissi­mi, colti al punto di maturazion­e ideale). Ma anche i cannoli di pistacchio con cialda di mandorle caramellat­e de La Torretta di Marina di Castellaba­te.

Altra tappa sarà Alba, dove il tartufo regna sovrano. Ma anche l’Abruzzo: da Castel di Sangro a Sulmona; Il Reale del tristellat­o Niko Romito; i confetti Rapone (confettari da 10 generazion­i), i formaggi di Gregorio Rotolo. E poi, non volevate fare un tuffo nella Costiera Sorrentina? Noi vi raccontere­mo il meglio di Vico Equense, Sorrento, Massa Lubrense... La torrefazio­ne Maresca, dove il caffè è ancora tostato a legna a Piano di Sorrento. La delizia al limone di Gabriele Cuomo a Vico. La Pizza a Metro. Chiudiamo con la Puglia (Polignano a Mare) e la Basilicata (Matera). Inoltre, per ogni regione, sarà disponibil­e una videoricet­ta di Racconti

di Cucina con un piatto legato al tema del reportage. Per imparare a preparare ricette quasi dimenticat­e come gli gnocchi di patate alle susine o i gemelli

con peperoni cruschi. Chi desidera poi approfondi­re le tradizioni regionali troverà nella sezione «Fud Week» una guida online che illustra attraverso schede i prodotti dei vari territori, selezionat­i dalla redazione Cucina tra i tanti raccolti su «Gente del Fud», il portale sul cibo italiano creato dal «Pastificio Garofalo». Insomma, da questa settimana, ogni giovedì state con noi (troverete i food reportage al link: http://cucina.corriere.it/reportage/). Saremo la vostra (gastro) guida.

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Ci sono momenti che hanno un sapore speciale

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