Corriere della Sera

La Juve riparte da Allegri per dare l’assalto al Barcellona

Il tecnico: «Voglio restare». John Elkann: «Sono allineato con Andrea»

- Alessandro Bocci

Magari qualche volta fa confusione con i nomi, così Cuadrado diventa Cuadrato e Lichtstein­er, con l’intercalar­e toscano, viene ribattezza­to listainè, però in campo non sbaglia un colpo. Massimilia­no Allegri non è riuscito a scalzare Antonio Conte dal cuore degli juventini, ma non c’è dubbio che sia l’uomo giusto al posto giusto. Due scudetti su due e il terzo, il sesto consecutiv­o dei bianconeri, già ipotecato da mesi; due Coppe Italia e la terza da giocare il 2 giugno con la Lazio. E con questo Higuain, ritrovato in tutto il suo splendore dopo cinque partite a secco, persino l’onnipotent­e Barcellona nei quarti di Champions League fa meno paura. «Non parliamo di triplete, ma contro gli spagnoli vogliamo prenderci la rivincita della finale di Berlino». Parole non banali soprattutt­o perché pronunciat­e da John Elkann, presidente della Exor, holding della famiglia Agnelli e proprietà del club bianconero.

Con Max si può. Sinora è arrivato in fondo a sei competizio­ni su sette e ha fallito, per modo di dire, soltanto l’anno scorso all’ultimo respiro dentro l’Allianz Arena contro il Bayern Monaco di Guardiola negli ottavi di finale. «Forse non sono simpatico», risponde a chi gli fa notare che una larga fetta di juventini ancora rimpiange Conte. Antonio ha il grande merito di aver ridato dignità e orgoglio alla Juve. Allegri però ha proseguito bene il lavoro. L’animo livornese un po’ lo aiuta, sa essere lieve e duro allo stesso tempo. Un mese fa il divorzio sembrava scontato, come l’anno scorso del resto. Ora con la Juve ci sono i presuppost­i per andare avanti insieme. «Voglio restare». Non lo aveva mai detto con questa nettezza. Il Barcellona oggi è un rivale più che la sua possibile destinazio­ne. «E anche se non sarò simpatico a tutti i tifosi, so che mi sono vicini. Il mio

Elkann Sono allineato con Andrea e convinto della validità della nostra difesa Si cerca di approfitta­re della visibilità della Juve Allegri Il mio pensiero è continuare con la Juve, squadra con grandi potenziali­tà. Società così, in giro ce ne sono poche Voglio rimanere

pensiero è continuare con la Juve, una squadra con grandi potenziali­tà. Società così, in giro, ce ne sono poche». Più chiaro non potrebbe essere. Dopo la doppia sfida con il Barcellona è previsto l’incontro decisivo. La Juve proporrà al suo allenatore un contratto sino al 2020, due in più rispetto all’attuale scadenza.

Sembra tornato il feeling di un tempo. E con questo Pipita nulla è impossibil­e. «È bello vedere Gonzalo segnare così», dice ancora John Elkann. «Mi auguro che Higuain faccia ancora tanti gol in maglia bianconera. La Juve è una grande squadra. L’anno scorso abbiamo vinto il quinto scudetto e non accadeva dagli Anni 30. Un risultato legato alle capacità di mio cugino Andrea». La storia dei biglietti finiti sotto il controllo dei tifosi sembrava aver indebolito il rapporto tra loro e invece Elkann ribadisce la vicinanza al presidente della Juve: «Sono allineato con Andrea e convinto della validità della nostra difesa. Siamo fiduciosi che la verità venga fuori. L’audizione di Pecoraro alla commission­e Antimafia ha dimostrato molto. Dispiace vedere come la Juve, che ha vinto tanto e ha enorme visibilità, sia proprio per questo più vulnerabil­e agli attacchi. Si cerca di approfitta­re della visibilità altrui per farsi una propria immagine...».

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