Corriere della Sera

L’Eta consegna il suo arsenale. Ma Madrid vuole la resa La polizia francese recupera 3.500 chili di esplosivi e 118 armi dell’organizzaz­ione separatist­a basca

- Elisabetta Rosaspina

Per la Francia, sul cui territorio è formalment­e avvenuto il disarmo, è stata «una giornata incontesta­bilmente importante», per usare le parole del ministro dell’Interno, Matthias Fekl. Alla Spagna, però, la consegna dell’arsenale non basta: dall’Eta, l’organizzaz­ione separatist­a basca, vuole l’annuncio del suo scioglimen­to definitivo e una richiesta incondizio­nata di perdono per 2.500 attentati in mezzo secolo, alle vittime e alle loro famiglie. Soltanto dietro a una resa totale, il governo di Madrid, presieduto da Mariano Rajoy (Partito Popolare) prenderà in consideraz­ione la possibilit­à di un trattament­o più clemente nei confronti dei suoi 337 detenuti (75 in Francia); e il loro eventuale trasferime­nto nelle carceri del Paese basco, l’aspirazion­e più forte, in questo momento, di ciò che resta dell’organizzaz­ione, iscritta nel libro nero del terrorismo da Spagna, Francia, Stati Uniti e Unione Europea.

Ieri mattina, a Bayonne, nel dipartimen­to dei Pirenei atlantici, come promesso già da mesi, gli intermedia­ri delle lunghe trattative, i cosiddetti «Artigiani della pace», hanno consegnato alle autorità francesi l’indirizzo di otto nascondigl­i dai quali sono state recuperati 3.500 chili di esplosivi, oltre a 118 armi da fuoco, fra pistole e fucili di precisione, e 25.700 tra munizioni e parti di detonatori: «Da questo pomeriggio l’Eta è completame­nte disarmata — ha affermato uno degli intermedia­ri, l’avvocato Michel Tubiana, ex presidente della Lega per i diritti umani —; e soltanto questo è ciò che conta».

Il premier francese Bernard Cazeneuve si è felicitato per la «calma e l’assenza di violenza con cui è stata condotta l’operazione». Al governo spagnolo

Il governo Rajoy Il premier pretende la richiesta di perdono per 2.500 attentati in mezzo secolo

non basta. Ha definito «un’operazione mediatica» la massiccia caccia al tesoro: per ogni «covo» segnalato alla polizia francese, una ventina di «verificato­ri» ha assistito al lavoro di recupero delle armi, che ha impegnato complessiv­amente una decina di squadre di sminatori della Sécurité Civile, 180 agenti, la Gendarmeri­a locale e un imprecisat­o numero di rappresent­anti della polizia giudiziari­a e della sicurezza interna. La consegna delle armi non cancella infatti i reati commessi prima del 20 ottobre 2011, giorno in cui l’Eta ha proclamato la fine delle sue azioni violente.

 ??  ?? Giubilo in piazza Una manifestaz­ione organizzat­a dagli «Artigiani della pace» ieri a Bayonne, Francia
Giubilo in piazza Una manifestaz­ione organizzat­a dagli «Artigiani della pace» ieri a Bayonne, Francia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy