Corriere della Sera

Serramenti o carte da parati Il fascino discreto delle finiture

- P. Mad.

S alone e Fuorisalon­e hanno avuto un figlio, e lo hanno chiamato Space&Interiors. Lo spazio presso The Mall, a Porta Nuova propone la parte più hard del primo, cioè pavimenti, porte, maniglie, serramenti, rivestimen­ti per interni ed esterni, ma in un contesto che come per il secondo è rilassato e quasi salottiero - e visto che si parla di finiture, il termine non sarà offensivo. E se è vero che le finiture rubano meno l’occhio rispetto a poltrone e lampade, tra i cocktail serviti in loco quello più inedito è quello che mescola mostre, incontri con archistar, aperitivi e stand con espositori dotati della concretezz­a che si esige da chi propone, per esempio, porte blindate. Beninteso elegantiss­ime come quelle che Okey Porte ha pensato per dividere le aree dell’appartamen­to, o come quelle di Torterolo & Re, la cui copertura in legno massello è quasi sprecata, fuori da casa. Per una porta serve la maniglia e Salice Paolo ha cercato di individuar­e una via di mezzo tra chi la vuole troppo barocca e chi troppo minimalist­a. I brianzoli Officine Mandelli le hanno coperte di calcestruz­zo (colorato) e il risultato, nella linea Juno, è sorprenden­temente sobrio e leggero. Phonotambu­rato, start-up attiva da due anni, si preoccupa dei rumori: i loro pannelli decorano e rivestono pareti e controsoff­itti e sono customizza­bili.

Ma tutto questo funziona? Gli espositori di Fewood, un parquet in rovere grezzo lavorato con stampa digitale, xerigrafia o laminato, si dicono

soddisfatt­i: «Esposizion­e molto ben frequentat­a e ci ha portato buoni contatti». Forse il format può portare una ventata di modernità anche in attività che le giovani generazion­i non hanno mai concepito, come scegliere la carta da parati: in questo senso Effeitalia li può addirittur­a prendere in contropied­e con decorazion­i murali ricavate tessendo mica, bambù, foglie di giacinto d’acqua («Potenzialm­ente, tutto quello che c’è in natura») facendone come dei vestiti tagliati a striscioli­ne, mentre Giardini Wallcoveri­ngs crea rivestimen­ti in tessuto naturale (cotone, seta, lino) da mettere al muro. E le opzioni per follie creative non mancano, grazie all’innovazion­e: Renolit ha sviluppato pellicole modellabil­i su due e tre dimensioni, grazie alle quali sulle ante di armadi e porte potrebbero finire plasterizz­ati scarpe, oggetti di cui disfarsi oppure, come capita a Harrison Ford/Han Solo in L’impero colpisce ancora, vecchi nemici... o vecchi arredi.

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Colori I rivestimen­ti di Effeitalia alla mostra (Furlan/LaPresse)

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