MTV, QUEI PREMI NEUTRI UN RISCHIO PER LE DONNE (SENZA VOLERLO)
Maschile e femminile addio. Mtv ha annunciato che passerà al genere neutro nella 26esima edizione del premio che si terrà il 7 maggio a Los Angeles. La categoria di migliore attrice, sia quella per i film sia quella per le fiction, viene fusa con quella di miglior attore, in una nemesi in cui il maschile si fa neutro cancellando il femminile: ci saranno solo «Best actor in a movie» e «Best actor in a show». Perché? «La nostra audience — ha detto il presidente di Mtv Chris McCarthy — non vede questi confini tra maschio e femmina». La tendenza è evidente. Già nel 2010 il New York Times ci informava come ad Hollywood il termine «attrice» stesse scomparendo per lasciare spazio a «attore donna»: uguaglianza che rimuove la specificità femminile. La mossa, dettata da buone intenzioni, rischia di aumentare le discriminazioni piuttosto che diminuirle. «Le donne sono già sotto rappresentate in molte categorie — dice Melissa Silverstein, fondatrice e direttrice del sito web Women in Hollywood —, agli Oscar quest’anno soltanto il 20% dei candidati non attori era di sesso femminile». Tradotto: il rischio è che le attrici ricevano meno Mtv awards che in passato, non avendo più la loro categoria. Hollywood (al di là della presidente dell’Academy, Cheryl Boone Isaacs) è per lo più maschile e bianca. Un uomo, Jim Gianopulos, guida la Paramount, un altro, Robert Iger è il ceo della Walt Disney. Secondo uno studio della University of California at Los Angeles (Ucla) il 100% dei capi negli studi cinematografici è maschio. Va un po’ meglio nelle tv dove le donne sono il 29% ma il problema c’è e, forse, non si risolve con la neutralità di genere. Nei giorni scorsi Asia Kate Dillon, che si identifica nel genere non binario, ha protestato con gli organizzatori degli Emmy Awards. Le è stato risposto che era libera di concorrere nella categoria in cui meglio si identificava. Le donne, vogliamo ricordarlo, rappresentano il 49,6% della popolazione mondiale. Più che renderle neutre bisogna consentire loro di contare come meritano.