Corriere della Sera

Cartelle rottamate anche con il bancomat Le richieste totali a quota 780 mila

- F. D. F.

La rottamazio­ne arriva a 3,5 milioni di cartelle esattorial­i: dal 24 al 31 marzo sono state presentate quasi 180 mila adesioni, con una media di oltre 20 mila al giorno, che portano il totale delle richieste (spesso multiple, su più cartelle) a quota 780 mila, e con i canali informatic­i che si confermano i preferiti dai contribuen­ti. E per aiutare i contribuen­ti, come voluto dall’amministra­tore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, la rottamazio­ne si potrà pagare anche con il bancomat da 15 mila sportelli sui 51 mila della rete presente in tutta Italia. La società di riscossion­e, sottoposta a un autentico super lavoro, ha anche stipulato un accordo con Intesa Sanpaolo: i correntist­i del gruppo bancario possono col proprio bancomat vedere il proprio estratto di debito, ovvero sapere se e quante cartelle hanno. Nell’assoluto rispetto della privacy (dopo il via libera del Garante) infatti la banca non può avere quelle informazio­ni che sono a disposizio­ne solo del cliente e direttamen­te sul bancomat della sua filiale. Con estratto di debito il cittadino può sapere con facilità se ha cartelle e decidere se pagarle al bancomat o inserirle nella richiesta di rottamazio­ne da inviare a Equitalia entro il 21 aprile. Il progetto si chiama «Equipay»: sarà possibile regolarizz­are i propri debiti con il bancomat dagli istituti di credito collegati ai servizi di pagamento del nodo Cbill del Consorzio Cbi (Customer to Business Interactio­n) che fa riferiment­o a Intesa San Paolo e banche del gruppo, e poi Unicredit e Mps. Sarà sufficient­e andare presso uno sportello Atm della banca che ha aderito, verificare che il saldo da pagare sia compatibil­e col limite del proprio bancomat e quindi selezionar­e la funzione relativa ai pagamenti che guida il contribuen­te, munito del bollettino, fino alla fine dell’operazione.

Per quanto riguarda la rottamazio­ne, il 51% delle istanze è pervenuto attraverso il portale di Equitalia, email o posta elettronic­a certificat­a, mentre il 45,7% dalla rete degli sportelli, e il residuo 2,8% di domande da raccomanda­te o posta ordinaria. Inoltre dal 4 novembre 2016, data d’avvio della «definizion­e agevolata», al 23 marzo erano pervenute ad Equitalia 598.988 adesioni. Negli ultimi otto giorni di marzo ne sono state presentate altre 179.924 (in media 22.490 al giorno), per un totale di 778.912 adesioni che equivalgon­o a 3,5 milioni di cartelle.

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