Poliziotta
La riconobbero dagli anelli che portava alle dita di una mano. Il corpo martoriato dall’esplosione era irriconoscibile e, quando la madre portò l’abito da sposa che la figlia avrebbe dovuto indossare per la grande festa del matrimonio e che invece ne avrebbe accompagnato le spoglie nell’ultimo viaggio, trovò la bara già chiusa: impossibile mostrare alla famiglia quel che restava di Emanuela Loi.
Alla poliziotta sarda, che a soli 24 anni morì il 19 luglio 1992 nell’attentato al giudice Paolo Borsellino, è dedicato uno dei quattro tv-movie della serie «Liberi sognatori» prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi, in onda prossimamente su Canale 5. Protagonista Greta Scarano, regia di Stefano Mordini. Gli altri tre sono Libero Grassi (Giorgio Tirabassi), Renata Fonte (Cristiana Capotondi) e Mario Francese (Claudio Gioè). «Storie vere di persone che sono diventate eroi solo per aver fatto il loro dovere», dice il produttore.
Racconta Scarano: «E pensare che Emanuela voleva fare la maestra. Entrò nella polizia
Emanuela Loi nasce a Sestu (Cagliari) il 9 ottobre 1967. Dopo aver preso il diploma magistrale, entra nella polizia di Stato nel 1989 e frequenta il 119° corso presso la Scuola Allievi Agenti di Trieste. Muore il 19 luglio 1992 nell’attentato a Borsellino