Corriere della Sera

Se c’è pioggia Marquez si diverte e vola Ma oggi il sole illumina Viñales & Rossi

Il campione del mondo ammette: «La pista bagnata mi ha aiutato per la pole»

- Flavio Vanetti

Simulatori, alchimie motoristic­he e «bottoni magici» alla ricerca del giro perfetto. Qualunque sia il risultato di oggi, nessuno potrà togliere alla Ferrari le due prime file conquistat­e in qualifica in Australia e Cina, numeri che già superano quelli del 2016. I progressi mostrati al sabato, giornata tradiziona­lmente poco felice per la Rossa, da Sebastian Vettel — un po’ meno da Kimi Raikkonen — certifican­o la svolta tecnica. Limare all’osso (186 centesimi) un gap molto pesante (8 decimi a Melbourne e più di mezzo secondo in Cina, questi i

Se piove, Marc Marquez, il campione del mondo in carica, fa un altro sport. Ma se è asciutto, il pericolo numero uno è Maverick Viñales, il trionfator­e all’esordio stagionale in Qatar. Il circuito di Termas de Rio Hondo ha emesso questo bollettino ai naviganti della MotoGp, approdati in Argentina per il secondo atto del Mondiale: ieri, per la cronaca, ha piovuto parecchio.

Ed ecco allora la Honda iridata ruggire e regalare al suo «cavaliere» una sontuosa pole position, con ben 7 decimi sul ducatista «non ufficiale» Karel Abraham (che sorpresa il ceco! Altro che pilota «fermo» e spinto solo dai soldi del papà ricco) e sull’inglese Cal Cratchlow, piazzatosi a 3 millesimi dal secondo posto. Il resto della concorrenz­a arriva con distacchi biblici: quasi 1’’4 per Petrucci, quasi 1’’5 per Daniel Pedrosa, che assieme a Valentino Rossi era stato autore della zampata del giorno. Quale? Quella con cui il compagno di squadra di Marquez e il Dottore erano sfuggiti al rischio di mancare la promozione al Q2, la parte nobile della qualifica: relegati al Q1 dall’impossibil­ità di migliorare i tempi del venerdì nel P3, solo negli ultimi secondi di una sessione tirata e bagnato i due erano riusciti a strappare il pass. Prima aveva sistemato i conti Valentino, poi è arrivato Daniel a negargli il primato nella Settimo Valentino Rossi proverà la rimonta questa sera sul circuito argentino di Termas de Rio Hondo: il compagno Viñales è subito davanti a lui, con Marquez in pole (Afp) frazione. Gloria effimera, peraltro, perché nella lotta a 12 per la pole né l’uno né l’altro sono riusciti a trovare ritmo e assetti per poter solo impensieri­re Marquez. D’altra parte, pensando a Rossi, c’è una riflession­e positiva: trovatosi con le spalle al muro e a un passo dal dover partire dalla quinta fila, il Dottore ha piazzato un giro-capolavoro, a conferma di un talento che riemerge puntualmen­te nelle situazioni estreme. Il rovescio della medaglia, invece, sta nel fatto che Vale è stato dietro il compagno di team Viñales pure in queste condizioni (nelle quali Trio Hamilton, pole in Cina su Vettel e Bottas (Colombo) il giovane spagnolo non eccelle).

La gara ci dirà, ma è proprio Maverick, ora che le condizioni meteo paiono promettere qualcosa di meglio per il Gp, a veder crescere esponenzia­lmente le proprie quotazioni, pur partendo dalla sesta posizione. Lo afferma proprio Marquez: «In condizioni normali sono ancora un po’ in difficoltà a causa del motore, che non mi permette di sfruttare tutto il grip: dunque, la pioggia mi ha aiutato. Ma se tornerà l’asciutto, sarà difficile stare davanti a Viñales». Maverick fa capire di essere d’accordo: «Sono in una buona posizione per andare all’attacco e per provare a rivincere. Sono fiducioso, la moto è a posto».

Non altrettant­o possono dire i ducatisti (intendiamo quelli del team ufficiale), letteralme­nte ribaltati dal verdetto delle qualifiche: tredicesim­o Dovizioso, primo degli esclusi dopo aver insidiato Pedrosa e Rossi nel Q1; addirittur­a sedicesimo Lorenzo, che non riesce a trovare confidenza con la moto. Risalire, con l’aria che tira, non sarà per nulla facile.

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