È normale che la pressione sia diversa nelle due braccia?
Una differenza entro i 10 «millimetri» fra destra e sinistra non deve preoccupare Quando lo scarto diventa più importante possono essere utili alcuni, semplici, esami
F orse vi è capitato: avete misurato la pressione in un braccio e poi avete fatto un’altra misurazione di verifica. Ma avete scelto l’altro braccio. Sorpresa, i valori erano diversi. Come mai? Che il fenomeno meriti di essere analizzato, lo dimostra anche una ricerca, condotta all’interno dello studio «Framingham», dal nome della città americana in cui si è svolto, iniziato cinquant’anni fa (e in parte ancora in corso) e condotto su migliaia di persone per stimare il rischio cardiovascolare. Ma questa differenza è indice di qualche guaio in arrivo? Lo abbiamo chiesto a Marina Alimento, cardiologa all’Unità Operativa Scompenso, Cardiologia Clinica e Riabilitativa dell’IRCCS Centro Cardiologico Monzino.
«Non c’è ragione di preoccuparsi. La pressione misurata al braccio destro può essere più alta rispetto a quella misurata al sinistro per una ragione anatomica. La colonna di sangue che esce dal ventricolo sinistro percorre una via più lineare per raggiungere l’arteria brachiale destra, attraverso la cui pulsazione otteniamo la misura della pressione. Per raggiungere l’arteria brachiale del braccio sinistro la stessa colonna di sangue deve invece percorrere l’arco aortico con la sua curvatura, seguendo un tragitto più lungo e sinuoso che le fa perdere qualche millimetro di mercurio (mmHg) di pressione».
Che differenza si può registrare?
«A sinistra si può osservare una pressione più bassa di 5-10 mmHg rispetto a destra».
Ma allora qual è la pressione “vera”?
«Teoricamente si dovrebbe considerare “vera” la misurazione che ha registrato la pressione più elevata. Tuttavia, generalmente gli apparecchi automatici usati a domicilio sono progettati per misurare a sinistra (verificare però le istruzioni): in tal caso è corretto eseguire la misurazione da questo lato, ma si terrà conto del fatto che la pressione sarà un po’ più bassa».
Il cardiologo, invece, che cosa fa?
«In genere misura la pressione arteriosa a destra per trovare il valore più alto, ma durante la prima visita effettua la misurazione su entrambe le braccia, per verificare se vi siano diversità e se l’entità superi la soglia fisiologica».
Perché?
«Se tra un braccio e l’altro si rileva una differenza superiore a 10-15 mmHg — principalmente nella pressione sistolica, e cioè il valore più elevato — non è escluso che possa esserci una variante anatomica o un’ostruzione del sistema arterioso che porta il sangue agli arti superiori. Nel caso, l’ecodoppler dei tronchi sovraortici (Tsa) e degli arti superiori, può rivelare la presenza di questo problema».
Se non si scopre una patologia vascolare macroscopica, si può stare tranquilli?
«Una differenza maggiore di 15 potrebbe essere segnale di una patologia(si veda box ndr), ma soprattutto potrebbe costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di eventi cardiovascolari. Nello studio Framingham, infatti, questo rilievo era osservato più frequentemente in persone con ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete mellito e obesità, cioè pazienti a rischio elevato o molto elevato. Ma c’è anche un’altra possibile causa della differenza di valori pressori tra un braccio e l’altro: un’aritmia».
Che cosa c’entrano le aritmie?
«Le aritmie, come per esempio la fibrillazione atriale, possono dare non solo differenze tra le due braccia, ma anche tra una misurazione e la successiva nello stesso braccio. Poiché la fibrillazione atriale è un fattore di rischio importante per l’ictus, rilevare questo problema, durante una semplice misurazione della pressione arteriosa, consente di informare il medico e di iniziare, per tempo, una terapia anticoagulante e di adottare strategie terapeutiche».
Come si deve misurare la pressione?
«Premettendo che le misurazioni a casa sono di grande aiuto nel controllo, sia prima sia durante la terapia antipertensiva, le regole sono semplici. La misurazione va effettuata dopo almeno cinque minuti di riposo, in posizione seduta, comoda, in ambiente tranquillo, a temperatura confortevole. Non bisogna aver assunto caffeina da un’ora, né avere fumato una sigaretta nel quarto d’ora precedente. Il braccio va appoggiato e il bracciale deve essere all’altezza del cuore. Le misurazioni dovrebbero essere due a distanza di almeno due minuti».