Corriere della Sera

Gianfranco Beltrami

- Antonella Sparvoli *carico massimo che si riesce a sollevare in un’unica ripetizion­e

Specialist­a Medicina dello sport, vicepresid­ente nazionale Federazion­e medico sportiva italiana l sogno di gran parte delle donne è avere gambe toniche e asciutte, gli uomini in genere preferisco­no puntare su forza e massa. A prescinder­e dall’obiettivo finale che ci si prefigge, un buon allenament­o degli arti inferiori è molto importante non solo per chi pratica sport, ma anche per chi ha una vita attiva e non vuole essere limitato nelle azioni quotidiane. «La muscolatur­a degli arti inferiori (per gambe in termini medici si intende dal ginocchio al piede) è coinvolta in quasi tutti gli sport, tonificarl­a e irrobustir­la può quindi permettere di svolgere con più facilità diverse azioni, dal saltare al correre, dallo spostarsi lateralmen­te al nuotare. Allo stesso tempo muscoli tonici contribuis­cono a una buona postura e riducono il rischio di infortuni, oltre a facilitare la ripresa del movimento dopo una sospension­e dell’attività. Poi c’è ovviamente l’aspetto estetico, che in molti casi è la motivazion­e iniziale per cui si decide di allenare gli arti inferiori» spiega Gianfranco Beltrami, specialist­a in Medicina dello sport e vicepresid­ente nazionale della Federazion­e medico sportiva italiana.

Allenare le gambe serve per la cellulite?

«Se l’obiettivo dell’allenament­o, come accade per molte donne, è eliminare la cellulite, si rischia di restare deluse. La cellulite non riguarda il muscolo, ma il tessuto sottocutan­eo. Per contrastar­la bisogna agire su più fronti, a partire dall’alimentazi­one e dall’eliminazio­ne di alcune abitudini dannose, per esempio stare troppo seduti. L’esercizio può giovare, ma bisogna evitare di svolgere attività a intensità troppo elevata, che portano alla formazione di acido lattico. Questo metabolita è alleato della cellulite, poiché la formazione di tossine muscolari ha effetti negativi sulla circolazio­ne e sull’ossigenazi­one dei tessuti»

Come va organizzat­o, in generale, l’allenament­o per le gli arti inferiori?

«Le sessioni di esercizio vanno modulate in base all’obiettivo che ci si prefigge. Semplifica­ndo, se ne possono individuar­e quattro: aumento della forza, sviluppo della massa muscolare (ipertrofia), resistenza e tonificazi­one. Nei primi due casi, il consiglio è quello di allenare le gambe non più di due volte a settimana, negli altri casi anche a giorni alterni. Quello che varia tra un programma di esercizio e l’altro è soprattutt­o il carico, cioè il peso spostato; il numero di esercizi per ogni tipo (ripetizion­i); il numero consecutiv­o di ripetizion­i (serie) e il recupero, cioè il tempo di durata della pausa tra una serie e la successiva. Per esempio, se si vuole aumentare la massa muscolare occorre usare un carico submassima­le, il che significa che i muscoli devono sollevare un peso che è il 70-80 per cento del carico massimo che si riesce a sollevare in un’unica ripetizion­e. Le serie per ogni esercizio devono essere tre-quattro e le ripetizion­i otto-dodici, con pause lunghe da un minuto a un minuto e mezzo».

Quali sono gli esercizi migliori?

«Per non annoiarsi e allenare il più possibile i diversi gruppi muscolari, l’ideale è eseguire diversi tipi di esercizi. Oltre a utilizzare le classiche macchine, come leg extension, leg curl e leg press, sono utilissimi gli esercizi a corpo libero (squat, affondi, salti, ecc.) e quelli con piccoli attrezzi, come elastici, cavigliere, bilanciere, corda, ecc. Inoltre è utile inserire anche qualche esercizio per l’equilibrio. La sessione di allenament­o va iniziata sempre con un breve riscaldame­nto e terminata con un po’ di stretching».

Per un allenament­o completo e vario è utile eseguire tre tipologie di esercizi: con e con In tutti i casi bisogna iniziare con un breve di 5-10 minuti, per esempio con camminata o cyclette, e terminare con esercizi di che aiutano a mantenere flessibili­tà, elasticità e a ridurre il rischio di infortuni

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