«Faccio le consegne Certo, è un lavoretto ma posso studiare»
Lancio in Italia Che cosa offre Presenza DELIVEROO deliveroo.it
2015
Seleziona i migliori ristoranti di zona a cui ordinare piatti da asporto. Consegna in 30 minuti
40 città, 12 Paesi
(1) nato nel 2013 a Londra; (2) nato nel 2014 a Berlino; (3) in Italia: a Milano e Torino (4) nato nel 2001 a Copenaghen milioni Gli italiani che in un anno hanno acquistato cibi cucinati pronti con consegna a domicilio Nuove aperture per attività Attività legali e contabilità Direzione aziendale e consulenza Architettura, Ingegneria, tecnici Ricerca e sviluppo Pubblicità e ricerche mercato Altre attività scient. e tecniche Servizi veterinari FOODORA foodora.it
2015 2015
Servizio per ordinare dai propri ristoranti preferiti le pietanze da consumare a casa. Consegna in 30 minuti
24 città, 14 Paesi Di questi 4,6 milioni lo hanno fatto regolarmente 2016 (stima) 16.369 15.710 14.019 Ordina online CORTILIA cortilia.it
2012
Permette di comperare frutta e verdura direttamente da agricoltori locali. Consegna gratuita
10 città, italiane Variazione annuale
+26,3% +24,5% +38,1% +20,1% +21,9% +20,7% +29,2% FOODRACERS foodracers.com
2015
Recapita ovunque si voglia i piatti del ristorante scelto tra quelli presenti nel sito della propria città
11 città, italiane 16,3% di Millennials 400 2015 9,4% di baby boomers
Nuove aperture per età e sesso 2015 (variazione % annuale)
Fino a 35 anni 29.627 (-48,7%)
Oltre 65 anni 1.650 (-2,4%) UBEREATS ubereats.com
2016
Recapita i piatti del ristorante scelto tramite geolocalizzazione dell’utente In Italia, solo a Milano
milioni di euro
Da 36 a 50 anni 16.943 (-26,1%)
Da 51 a 65 anni 6.963 (-12,7%)
Persone non fisiche: 10.615 (+8,4%) 550 2016 Maschi 32.361 (-37,4%) JUST EAT justeat.it
2007
Permette di ordinare da ristoranti e fast food i menù da asporto 550 città in Italia 13 Paesi 2,4% di longevi 2017
Fattorino e felice. Stefano Garbagnati, studente di 22 anni di Segrate (provincia di Milano), da oltre un anno è rider in bicicletta per Deliveroo. E, contro ogni aspettativa, è soddisfatto di questo primo impiego che si adatta bene alle sue esigenze di studente universitario. «Di solito faccio consegne per 12-15 ore alla settimana — spiega — soprattutto la sera e nei fine settimana a pranzo. Così riesco a far combaciare tutti gli impegni». Un lavoretto per mettere via qualche spicciolo che Stefano ha scelto soprattutto per amore della libertà e dell’attività fisica. «Avevo vagliato altre soluzioni — racconta — ma mi ha convinto il ricavo fisso all’ora e la flessibilità dei tempi che posso gestire in autonomia. Il vantaggio in più è stare all’aria aperta». Dopo un anno di corse in strada Stefano fa un primo bilancio del suo mestiere. «L’aspetto migliore è che vivo la città — racconta — vado in giro e sono in contatto con tante persone: i ristoratori, gli altri rider, i clienti. Gli aspetti negativi sono la pioggia e il traffico, soprattutto nelle vie del centro e nelle zone più caotiche di Milano. Lavorando in bicicletta pesa anche la mancanza di un’adeguata viabilità per i ciclisti». Della paga Stefano si dice contento, tanto che consiglierebbe ai suoi coetanei di fare anche loro il rider. «Per i ragazzi che studiano ma vogliono anche avere un guadagno è l’ideale. E può interessare anche i fuori sede, è una ottima maniera per conoscere meglio la città in cui sei andato ad abitare...». Basse pretese massima soddisfazione.