Corriere della Sera

«Laurea da architetto Con la bici non riesco a pagarmi l’affitto»

- Diana Cavalcoli

«Faccio il rider per disperazio­ne». Il tono di Lorenzo, 28 anni, fattorino di Deliveroo per 3-4 ore al giorno, è quello di chi si è arreso. «Dopo la laurea in architettu­ra ho cercato lavoro senza successo. Così, piuttosto che stare a casa, inforco la bici a pranzo e cena e faccio consegne». Tra una pedalata e l’altra il guadagno è di 500600 euro al mese. Poco per affrontare un affitto a Milano. «Faccio fatica a mantenermi. Non lo consiglier­ei come primo impiego, ma per arrotondar­e è utile. Siamo pagati tramite ritenuta d’acconto e i versamenti, devo dire, sono puntuali». Per Lorenzo i rider sono lavoratori ibridi. «Mi sento un quasi dipendente di Deliveroo. Dico quasi perché l’autonomia che abbiamo sta nel rifiutare gli orari che ci propongono e possiamo gestire il nostro tempo. In questo siamo più vicini ai liberi profession­isti». Qualche screzio con la società però esiste. «Mesi fa abbiamo chiesto di avere un’assicurazi­one — spiega —. Siamo preoccupat­i per eventuali incidenti e per la manutenzio­ne delle bici che è a carico nostro. Ci hanno risposto che non era possibile venirci incontro». La domanda successiva è se hanno mai pensato di organizzar­si in un sindacato. «È difficile — dice — ci conosciamo tra noi e abbiamo un gruppo whatsapp. Ma lavorando separati manca la coesione che potrebbe unire la comunità dei rider». Prima di risaltare in sella sentenzia: «Non è un lavoro che si può fare per sempre. Il mio obiettivo è appendere domani la pettorina al chiodo e in bici fare solo passeggiat­e».

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