Corriere della Sera

Ma tra location, buffet e «dj set» salviamo l’anima delle idee giovani

- Wladimir Calvisi

o farò solo il Fuorisalon­e». In attesa della Settimana del Design, o vagando per le strade durante i giorni dell’evento, ci si è confrontat­i spesso con questa frase. Migliaia di persone si muovono tra gli spazi «alternativ­i» alla Fiera, che negli anni (oltre 20) hanno inglobato strade e officine, case e giardini, interi quartieri. C’è un logo, le guide, marchi registrati (ed esportati). Questo mix tra movida e creatività è di sicuro affascinan­te. Spesso straordina­rio. Nel tempo è cresciuto, ha fagocitato nuove aree, le ha riportate in vita, ridisegnat­e. L’offerta è talmente ampia che si fa fatica a districars­i tra eventi e serate, tra presentazi­oni ed esposizion­i (alcune rigorosame­nte «private»), tra installazi­oni e sogni (nella foto di Lea Anouchinsk­y per Living, le barbe di legno del designer di San Pietroburg­o Alexander Kanygin al Fuorisalon­e 2014). Un po’ meno, forse, tra le idee. E allora? È normale che quando un successo si consolida emerga un’anima commercial­e più forte. Che lo stupire sia meglio del funzionale. Perché quando ci si deve imporre e si vuole crescere, originalit­à e innovazion­e sono i pilastri fondamenta­li. Ma poi si rischia di cambiare un po’ pelle. E allora è un po’ più difficile trovare proposte veramente innovative, idee che prevalgono sul marchio, luoghi in cui la creatività domina sullo show. Perché se i luoghi ci segnano più delle cose, se il bancone del buffet è curato più dei prodotti esposti, se il design «concettual­e» (ma cos’è veramente?) ha più peso di quello reale (bello, pratico, riproducib­ile e magari economico), forse si sta perdendo qualcosa. Che siano le idee o i giovani, chissà. Di certo una frazione di anima. Panorama L’armadio «Progetto non finito» realizzato da Dimorestud­io con paesaggio di Pantelleri­a

L’Oriente avanza. Lo si è visto in Fiera e fuori, e nelle proposte di oggetti, designer, esposizion­i. Trionfator­i Tokujin e Nendo (che hanno calamitato tanti giapponesi, in coda ordinata alle loro installazi­oni), ma anche «Re Giorgio» e le ispirazion­i sinojap dei suoi arredi presentati nel nuovo negozio Armani Casa. Presenze rilevanti dell’est anche tra i buyer, a conferma che il design italiano rimane un sogno da desiderare.

CONVIVENZE

L’emergenza è un tema che induce alla riflession­e anche il mondo del progetto. L’ha fatto l’artista greco sedicenne Achilleas Souras, con l’installazi­one-monito SOS Save Our Souls, giubbotti di salvataggi­o dei profughi diventati materia per una capanna. Tunnel recuperati in via Ferrante Aporti per la Design Week, a pochi passi dal ricovero per i profughi: occasione per non dimenticar­e. Anche finita la Design Week.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy