Corriere della Sera

Pari show con la Samp, Sousa: meritavamo di più

A Udine quarta sconfitta di fila del Genoa, Mandorlini in bilico: «Non molliamo»

- Franco Fiocchini Sampdoria Fiorentina 2 Udinese 2 Genoa 3 0

La Fiorentina continua a inseguire un posto in Europa League. «Il nostro primo obiettivo, però, non è rincorrere l’Europa ma essere competitiv­i e a Genova lo siamo stati offrendo un calcio di qualità tanto che avremmo meritato di vincere», ha chiarito Paulo Sousa. E, in effetti, Babacar a una manciata di secondi dalla fine, dopo aver realizzato il gol del 2-2 e dopo i due pali colpiti da Tello e Kalinic, ha avuto l’opportunit­à di realizzarn­e un altro ma è stato bravo Viviano a salvare la Samp, proprio come lo era stato Tatarusanu a respingere un gran tiro di Alvarez. Partita divertente, ricca di occasioni Gioia Babacar, 24 anni: l’attaccante senegalese della Fiorentina ha siglato il 2-2 (LaPresse) che questo Palermo si è squagliato subito al 6’ quando l’accelerazi­one di Deulofeu è stata fermata con un fallo da punizione dal limite, sul quale si è presentato Jesus Suso. Lo spagnolo, fuori per infortunio da 35 giorni, ha fatto subito vedere di essere pronto per il derby (all’andata segnò una doppietta): sinistro a giro, pallone nell’angolino. Suso è stato l’indiscusso trascinato­re della giornata, oltre che della stagione: c’è il suo zampino nel 32% dei gol del Milan (sette li ha segnati direttamen­te). Così è sempre lui a servire con un cambio di gioco perfetto Pasalic a mezzo metro dalla porta: il ragazzino in prestito dal Chelsea non sbaglia. La partita finisce qui. Carlos Bacca, più mobile del solito, manca un gol con un tiro sciagurato prima di rimediare con un colpo di testa su bel cross di Calabria e ottenere il tris prima dell’intervallo e iniziata con 21 minuti di ritardo perché il pullman della Fiorentina, a causa del gran traffico, è arrivato allo stadio poco prima delle 12.

Continua, intanto, la caduta libera del Genoa al quarto tonfo consecutiv­o. I pochi tifosi al seguito della squadra a Udine hanno abbandonat­o lo stadio a 10 minuti dalla fine lasciando esposto il solito striscione «Preziosi vattene». Chi rischia per ora di andarsene, però, è Mandorlini (4 punti in 6 partite). «È un momento di disagio, ma non molliamo», ha detto il tecnico del Genoa.

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