Corriere della Sera

Crotone capolinea dell’Inter di Pioli a rischio anche l’Europa di scorta

Nerazzurri presuntuos­i, Falcinelli li cancella in 23’ e fa sognare la salvezza ai calabresi

- Guido De Carolis

DAL NOSTRO INVIATO

L’Inter di Pioli finisce a Crotone. Perde male e butta via tutto. Restano solo i cocci di un’annata insensata che rischia di passare dal fallimento al disastro in questo finale di stagione. La seconda sconfitta consecutiv­a spinge i nerazzurri al 7° posto, fuori anche dall’Europa League, la coppa di scorta già di per sé obiettivo sotto il minimo sindacale. Il sorpasso in classifica del Milan, arrivato proprio nella settimana del derby, è la logica punizione per una squadra senza senso, né anima, né leadership. «Arrogante e presuntuos­a» l’ha definita il direttore sportivo Piero Ausilio che pure l’ha costruita.

Non subito, ma pagherà Pioli la cui avventura si chiuderà a fine anno. A Crotone il tecnico terminava il suo girone con l’Inter: ha infilato 5 sconfitte, troppe. È mancato nei momenti decisivi. Sembrava aver trovato un’identità con le 10 vittorie di fila tra campionato e coppa dopo la sconfitta di Napoli, ha però sempre fallito nei momenti topici: battuto da Lazio, Juve e Roma, prima della doppia stecca con Samp e Crotone, non due corazzate. L’allenatore aveva bonus da spendere, li ha sciupati e difficilme­nte il trittico che lo aspetta con Milan, Fiorentina e Napoli potrà riportarlo in auge. Suning vuole vincere, Pioli non c’è riuscito. Ha ingannato la larghissim­a vittoria sull’Atalanta di qualche settimana fa, lì l’Inter ha creduto di essere diventata grande, si è solo illusa. In settimana arriverà il patron cinese Jindong Zhang e sarà tempo di derby e di bilanci.

Ci sarà anche da spiegare la disfatta di Crotone, dove le altre grandi avevano vinto, e dove Sfiduciato Stefano Pioli, 51 anni, scoraggiat­o durante la partita di Crotone. Per il tecnico nerazzurro quella di ieri è stata la quinta sconfitta in campionato (Getty Images) invece proprio il tecnico si è perso per primo, rincorrend­o soluzioni sballate. «L’approccio è stato sbagliato, evidenteme­nte ho lavorato male. Le colpe sono di tutti, nel calcio che conta bisogna avere continuità». L’Inter a Crotone non l’ha avuta perché Pioli l’ha smontata. Assente Gagliardin­i, ha riproposto Medel in mediana e Murillo dietro. Il Crotone, che con la vittoria va a meno 3 dall’Empoli e torna a credere nella salvezza, ha azzannato i nerazzurri sulle fasce, li ha soffocati al centro dove Medel e Kondogbia sono naufragati in fretta, li ha zittiti in avanti. I calabresi hanno fatto fruttare le loro poche armi e Raddoppio Diego Falcinelli supera Samir Handanovic con un tocco sotto: è la seconda rete del Crotone, l’11ª per l’attaccante in stagione (Getty Images) con quelle hanno colpito un’Inter inguardabi­le per un’ora. Dopo 20 minuti la doppietta di Falcinelli aveva già indirizzat­o la gara. Il rigore causato da un mani di Medel prima, il buco di Murillo poi, hanno spalancato praterie al bomber arrivato all’11° centro. E ci poteva stare pure il 3-0 nel finale del primo tempo.

Pioli ha provato a riassestar­e la squadra, riportando Medel al centro della difesa, togliendo Murillo e iniziando la ripresa con 5 attaccanti, tra cui Palacio ed Eder. La rete della speranza l’ha segnata D’Ambrosio, in una delle tante mischie senza gioco. Il palo ha ribattuto il tiro di Eder, ma il pari l’Inter dopo una prestazion­e così proprio non l’avrebbe meritato. Un senso questa stagione non ce l’ha più, la dignità bisogna almeno salvarla.

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