Corriere della Sera

Han, da Pyongyang a Cagliari per riscrivere la storia

Primo gol nordcorean­o in A: la dittatura punta sul calcio, lui guadagna 1.600 euro e sogna la normalità

- Paolo Tomaselli

quella di Pyongyang è una delle dittature più misteriose, grottesche e temute del mondo. E il dittatore Kim Jong-Un a fine 2016 ha fatto capire che il calcio non è un elemento secondario per la sua propaganda: «Faremo giocatori più forti di Messi». Più fortificat­i di sicuro. Almeno a giudicare dalle notizie, impossibil­i da verificare, sulle punizioni corporali a cui sarebbero stati sottoposti in passato i calciatori della Nazionale sconfitti.

Anche per questo, su Han e i suoi fratelli (Song Hyok Choe era alla Fiorentina) ci sono state due interrogaz­ioni parlamenta­ri. Ma il ragazzino del Cagliari, cresciuto nel Chobyong, club legato all’Armata Popolare, per il nostro calcio è ancora un «giovane di serie» al minimo di stipendio federale(1.500/1.600 euro al mese, più vitto e alloggio). Il dubbio sollevato in Parlamento era legato agli emolumenti ricevuti dai nordcorean­i, che potrebbero essere destinati alla dittatura. Ma il Cagliari, per le regole Covisoc, versa ovviamente lo stipendio su un conto corrente dell’atleta.

E Han — che è stato inserito dal Guardian tra i 50 classe 1998 più promettent­i al mondo — ha il passaporto e in Sardegna fa la vita normale dei suoi coetanei: tra whatsapp, scuola e calcio. L’allenatore della Primavera, Canzi, ha studiato due anni a Seul e con lui scambia qualche parola in coreano. Lui ha ricambiato con un gol al Viareggio in rovesciata, quasi alla Riva, anche se assomiglia più a Sau, per tecnica e rapidità. Ed è pure ambidestro. Non parla ancora bene l’italiano, nonostante sia stato un anno a Perugia, all’accademia dell’Italian Soccer Management, che assieme a un altro centro di Barcellona porta i calciatori nordcorean­i in Europa. Ma il ragazzo capisce tutto e assorbe come una spugna. Per lui, che vive a Quartu con altri compagni della Primavera, è già pronto un contratto pluriennal­e. Assieme ai sogni di normalità, di un calciatore potenzialm­ente eccezional­e.

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 ??  ?? Goleador In alto, Kwang-Song Han festeggia la rete con il Cagliari (Getty). Sotto, il gol più famoso di un nordcorean­o: Pak Doo Ik batte Albertosi nel ‘66 ed elimina l’Italia dal Mondiale
Goleador In alto, Kwang-Song Han festeggia la rete con il Cagliari (Getty). Sotto, il gol più famoso di un nordcorean­o: Pak Doo Ik batte Albertosi nel ‘66 ed elimina l’Italia dal Mondiale

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