Han, da Pyongyang a Cagliari per riscrivere la storia
Primo gol nordcoreano in A: la dittatura punta sul calcio, lui guadagna 1.600 euro e sogna la normalità
quella di Pyongyang è una delle dittature più misteriose, grottesche e temute del mondo. E il dittatore Kim Jong-Un a fine 2016 ha fatto capire che il calcio non è un elemento secondario per la sua propaganda: «Faremo giocatori più forti di Messi». Più fortificati di sicuro. Almeno a giudicare dalle notizie, impossibili da verificare, sulle punizioni corporali a cui sarebbero stati sottoposti in passato i calciatori della Nazionale sconfitti.
Anche per questo, su Han e i suoi fratelli (Song Hyok Choe era alla Fiorentina) ci sono state due interrogazioni parlamentari. Ma il ragazzino del Cagliari, cresciuto nel Chobyong, club legato all’Armata Popolare, per il nostro calcio è ancora un «giovane di serie» al minimo di stipendio federale(1.500/1.600 euro al mese, più vitto e alloggio). Il dubbio sollevato in Parlamento era legato agli emolumenti ricevuti dai nordcoreani, che potrebbero essere destinati alla dittatura. Ma il Cagliari, per le regole Covisoc, versa ovviamente lo stipendio su un conto corrente dell’atleta.
E Han — che è stato inserito dal Guardian tra i 50 classe 1998 più promettenti al mondo — ha il passaporto e in Sardegna fa la vita normale dei suoi coetanei: tra whatsapp, scuola e calcio. L’allenatore della Primavera, Canzi, ha studiato due anni a Seul e con lui scambia qualche parola in coreano. Lui ha ricambiato con un gol al Viareggio in rovesciata, quasi alla Riva, anche se assomiglia più a Sau, per tecnica e rapidità. Ed è pure ambidestro. Non parla ancora bene l’italiano, nonostante sia stato un anno a Perugia, all’accademia dell’Italian Soccer Management, che assieme a un altro centro di Barcellona porta i calciatori nordcoreani in Europa. Ma il ragazzo capisce tutto e assorbe come una spugna. Per lui, che vive a Quartu con altri compagni della Primavera, è già pronto un contratto pluriennale. Assieme ai sogni di normalità, di un calciatore potenzialmente eccezionale.