DIRETTORE GENERALE
La figura del direttore generale della Rai, con la riforma di fine 2015, si è trasformata in quella di amministratore delegato della tv di Stato. Nominato dal cda su proposta dell’assemblea, tra l’altro, il dg-ad nomina i direttori di rete, canale e testata con il parere obbligatorio del cda, alla cui approvazione propone gli atti e i contratti strategici e quelli, anche per effetto di una durata pluriennale, di importo superiore a 10 milioni. Al di sotto di tale cifra l’ad è autonomo.